Corriere dello Sport (Nazionale)
Allegri: Visto? Siamo cresciuti
«Recuperati punti alla Roma, sì: per me però contano di più le 4 vittorie di fila»
«Non mi piaceva l’aria che c’era attorno a noi» Con la Lazio sarà squalificato Pogba
La squadra, paziente, matura, convinta. E Mandzukic, killer d'area di rigore che ha messo in discesa il compito della Juventus. E dire che molti storcevano la bocca dopo le prime prestazioni del croato. Allegri ha motivi per sorridere e conferma di non avere mai dubitato delle sue qualità: «Mandzukic ha vinto una Champions, ha giocato nel Bayern, nell'Atletico Madrid segnando sempre un sacco di gol. Non è certo l'ultimo arrivato. Non avrà lo stile di un fuoriclasse ma ha caratteristiche importanti che servono a questa squadra. E' un giocatore determinante, e poi i numeri parlano per lui, aveva fatto gol ad Empoli, in Supercoppa. Discuterlo è eccessivo». Assist al bacio di Dybala, inzuccata di Mandzukic. E' questa la coppia ideale per l'attacco bianconero? Allegri la prende larga: «Quando i giocatori stanno bene è facile farli giocare assieme. A Mario piacciono le palle sul secondo palo, Dybala che gliel'ha data gioca meglio da seconda punta, è un giocatore di raccordo che mette insieme tecnica, movimento e capaci- tà di occupare l'area, Madzukic e Morata invece attaccano di più l'area. E poi le partite durano 95 e servono tutti, a Palermo abbiamo finito con in campo Morata e Zaza segnando altri due gol».
LA RIMONTA. «Abbiamo recu- perato 5 punti alla Roma in 2 partite? La cosa che vedo più concreta sono le 4 vittorie consecutive di cui due in trasferta. Però siamo ancora lontani però dal considerarci in corsa per la vetta. Venerdì ci aspetta una partita complicata perché affrontiamo la Lazio (senza Pogba, squalificato, ndc) che viene da periodo negativo e sarà arrabbiata. Io vedo positivo perché la Juve è cresciuta fisicamente, mostra i giusti tempi di gioco. Stasera (ieri per chi legge, ndc.) la squadra mi è piaciuta per come ha gestito la partita. Vincere a Palermo in questa maniera non è mai facile. Dybala? Non era facile per lui, ha mostrato personalità, giocava dove ha lasciato 3 anni di ricordi eccezionali. Ma è un ragazzo freddo ed ha fatto una gran bella partita». Della Juve stellare è piaciuta anche l'umiltà: «Quando ad inizio stagione dissi che non mi piaceva l'aria attorno alla Juve - sottolinea Allegri - era perché dopo 4 anni di scudetti, finale di Champions e altri successi, è normale che nella testa di tutti ci fosse l'idea che vincere fosse facile. Abbiamo pagato questa situazione per un mese e mezzo ora abbiamo capito che per vincere bisogna soffrire, non concedere e lavorare tutti assieme». STURARO. Primo gol stagionale, prestazione sempre più convincente, la Nazionale nel mirino. «Per un giocatore avere continuità e giocare il più possibile è fondamentale. Ecco perché ora sto rendendo meglio - afferma Sturaro - la condizione incide sulla prestazione, una partita vale 10 allenamenti... Sarei bugiardo a dire che alla Nazionale non ci penso, ma il mio compito è solo dare il massimo ogni volta e poi si vedrà. Alla vetta della classifica non pensiamo ancora, le avversarie da battere sono comunque quelle che ci stanno davanti e finora hanno fatto meglio di noi. Ma continuando così la Juve conta presto di recuperare. Napoli-Inter? Beh, per noi il pareggio sarebbe il risultato migliore».
Massimiliano Allegri, 48 anni, tecnico della Juve