Corriere dello Sport (Nazionale)

Rudi deciso: «Zitti e uniti Non mollo»

Garcia arrabbiato ma pronto a ripartire: «Dimettermi? Mai»

- Di Guido D’Ubaldo ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA BARTOLETTI

Aria pesante, stadio Olimpico vuoto, la contestazi­one non risparmia nessuno. Rudi Garcia è un uomo solo, il consenso che aveva conquistat­o appena arrivato a Roma è svanito, adesso deve salvare il salvabile, se è possibile. Il tecnico si aggrappa al suo orgoglio. Non abbandona la barca che rischia di andare alla deriva. Le prossime partite saranno decisive per il suo futuro, ma lui ha ancora la speranza di rimettere in piedi la Roma: « Non mollerò, sono arrabbiato, deluso, dobbiamo lottare per uscire subito da questa situazione. Dobbiamo restare uniti, i ragazzi non devono perdere la fiducia, possiamo essere ancora la Roma che ha il miglior attacco della serie A». NON SI DIMETTE. Il tecnico francese non nasconde le sue responsabi­lità, ma vuole guardare avanti. E respinge l’ipo- tesi delle dimissioni: «Io lotterò, darò tutto il mio cuore per la Roma, andrò avanti con tutte le mie forze. Chi pensa che possa dimettermi non mi conosce. Sono un combattent­e e non sarà una sconfitta ad abbattermi. Non è il momento peggiore da quando sono qui. Anche nella scorsa stagione c’è stato un periodo delicato. Oggi i nostri obiettivi restano tutti alla nostra portata: superare il girone di Champions e restare nelle zone alte della classifica». Fa autocritic­a Rudi, ammette che la situazione è difficile: «Mi prendo le mie responsabi­lità, ma dobbiamo restare uniti per superare questo momento. Dobbiamo restare zitti e tirare fuori il meglio con umiltà. Sono sicuro che il cielo è blu dietro alle nuvole di questo momento». RIPARTIRE. Dopo la figuraccia di Barcellona e quel pesantissi­mo 6-1 subito, ieri la Roma ha meritato di perdere anche contro l’Atalanta: «Siamo tutti delusi e arrabbiati per la prestazion­e - continua l’allenatore della squadra gialloross­a - Ci sono state poche cose positive, siamo tutti responsabi­li. Se recuperiam­o gli infortunat­i saremo più forti, ma questo non è un alibi». Il tecnico è il capro espiatorio in questi casi è sempre il primo a pagare: «Sono le regole del gioco, le conosco bene. Ho altre battaglie da affrontare e la prima è la prossima giornata di campionato». Walter Sabatini però lo conferma: «Non stiamo pensando di cambiare allenatore. A volte io e Rudi discutiamo come è normale, possiamo avere opinioni diverse. Ma siamo tutti sulla

Rudi Garcia, 51 anni, tecnico della Roma, dopo il ko con l’Atalanta stessa barca, lui merita di allenare la Roma. E non dobbiamo fornire alibi ai giocatori, che sono seri e forti: ripartiran­no, vedrete». Sul futuro tecnico si era espresso anche prima della partita, escludendo separazion­i traumatich­e: « I conti si fanno alla fine. E non vale solo per Garcia. Vale anche per la società nella sua interezza. Pallotta arriverà per la partita contro il Bate Borisov ma non verrà a tagliare la testa all’allenatore. Da parte sua non esistono riserve nei confronti di Garcia. Ci confronter­emo con serenità ma non serve scaricare la colpa su una persona per mollarla».

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