Corriere dello Sport (Nazionale)

Ferrari chiude col podio ma Mercedes fa paura

Raikkonen 3º, Vettel da 15º a 4º, mentre Hamilton e Rosberg fanno esperiment­i in vista del 2016 nascondend­o i tempi veri

- Di Fulvio Solms ANSA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nico Rosberg, 30 anni, con la Mercedes si avvia a vincere il suo terzo gran premio di fila, mentre il sole tramonta sul Gran Premio di Abu Dhabi e sul Mondiale 2015 Pensiamo che la Ferrari debba preoccupar­si molto, forse più di quanto lo sia già. Bene il podietto di Raikkonen ovviamente, bene anche la rimonta di Vettel da quindicesi­mo a quarto, ma quello che ieri si è intravisto nella corsa della Mercedes dà l’impression­e che la squadra tedesca stia vincendo col braccino corto, sempre attenta a non strafare affinché queste regole abbiano vita lunga. PICCOLO CHIMICO. Giochicchi­ano. Lo fanno in pista con tranquilli­tà degna di una sessione privata di test, e gli ultimi giri del Gran Premio di Abu Dhabi sono da Piccolo Chimico. Al giro 50 muretto Mercedes a Rosberg: « Passa da strat 10 a strat 6». Giro 52 muretto ad Hamilton: «Strat modo 10 - questa è un’istruzione» (“that is an instructio­n” potremmo tradurla liberament­e come: fai e non discutere). “Strat” in questo caso non sono strategie, bensì mappature del motore. Le cambiano, sperimenta­no con un rigore militare e un livello di copertura che fa pensare a esercitazi­oni di tipo bellico. A 14 giri dalla fine ad Hamilton montano Pirelli soft, perché con le supersoft potrebbe divertirsi troppo e farsi venire l’idea di andare a riprendere Rosberg. I tempi sul giro sono ottimi come al solito, ma sui singoli settori le Frecce d’Argento rivelano un passo impression­ante, migliore rispetto a quello già dominante mostrato per tutto l’anno.

Giochicchi­ano anche a livello mediatico. Rosberg: «La Ferrari ha guadagnato molto terreno, è sempre più forte e dovremo fare un ottimo lavoro per poter restare davanti». Preparatev­i: per tutto l’inverno sarà questo il mantra Mercedes, ma le cose non stanno esattament­e così. Ne parleremo presto.

ULTIMI BRIVIDI. La gara, vis-

VITTORIE STAGIONALI

Rosberg ha centrato 6 successi nel 2015 (14 in carriera), nuovo record personale. La 3ª vittoria di fila, dopo i GP Messico e Brasile, costituisc­e il primo tris della carriera di Nico.

VITTORIE MERCEDES

La Stella tedesca ha centrato 16 successi in questo Mondiale, di cui 10 con Hamilton e 6 con Rosberg. Ha così eguagliato il primato di vittorie stagionali da lei stessa detenuto (l’anno scorso 11 centri con Lewis e 5 con Nico). suto l’evento clamoroso di un incidente al via di Maldonado senz’alcuna colpa da parte sua (è stato centrato da Alonso, a sua volta deragliato per una toccata ricevuta da Ericsson), ha visto Vettel risalire quarto e Raikkonen ottenere, grazie al podio, il brodino del quarto posto nel Mondiale. Potremmo dirvi che Kimi ha ottenuto 80 podi come Senna, ma è meglio lasciar stare i santi.

Perez quinto aveva un tigre nel motore anche rispetto al compagno Hülkenberg settimo, mentre Verstappen, sedicesimo con penalizzaz­ione per una scorrettez­za in lotta con Kvyat, ha chiuso comunque il suo primo Mondiale da protagonis­ta. Il suo sorpasso a Button per il 12º posto è suggestivo perché coinvolge due generazion­i lontane: un pilota di diciott’anni contro uno che in gennaio ne avrà il doppio.

Un disastro invece Bottas che - ricordiamo - fu quasi ingaggiato dalla Fer- rari, nell’estate scorsa, per sostituire Raikkonen nel 2016. Beh ieri il finlandese giovane è partito in maniera disastrosa e ha trovato il modo di cacciarsi più volte nei guai, anche al cambio gomme spaccando l’ala anteriore nella ripartenza, contro Button che rientrava al pit stop (colpa del team, ma la penalità se l’è beccata lui). Attardato e fuori

NICO ROSBERG

Più che fare la pole position e comandare la gara da capo a piedi non gli si può chiedere. Rosberg è implacabil­e e non lascia chance ad Hamilton: resta da chiarire l’origine di questi tre successi consecutiv­i, perfetti e perfettame­nte inutili. dai punti, ha perso la volatina con il finlandese vecchio. Una cosa molto personale, dopo le collisioni palindrome di Russia e Messico.

E’ finita con Rosberg felice che dopo aver tagliato il traguardo chiama il box: « Posso fare i cerchi con le gomme sull’asfalto?» Bravo, è così che ci si comporta in caserma.

VALTTERI BOTTAS

Scatta malissimo scivolando da sesto a decimo ed è l’alba dei suoi guai, poi proseguiti con la botta a Button nella pit lane, il rientro per cambiare il muso, la penalizzaz­ione per ripartenza azzardata (colpa del team). Finisce 13º, contro Massa 8º.

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