Corriere dello Sport (Roma)

Mandorlini, si fa dura: «Puniti dagli episodi»

- Di Pierumbert­o Angeli

Butta male anche stavolta: Verona rimontato, costretto ad affogare nel suo mare di problemi - leggi la sequenza di defezioni - al punto da far riemergere una Lazio fin qui bruttina in trasferta. Non solo: il giustizier­e dell'Hellas si chiama Parolo, uno che da queste parti non ha piantato le radici ma ha fatto parte della storia recente dei gialloblù. Meglio fare un bel respiro, prima di esternare tutto il malumore che si porta dietro questo periodo sventurato. «Più di così non potevamo fare, ci hanno punito gli episodi», dice Mandorlini.

RIGORE GENEROSO. Nemmeno il primo gol di Filip Helander in Italia serve ad annacquare i dispiaceri. Il Verona archivia le prime sei giornate con un ruolino spaventosa­mente negativo, laggiù al terzultimo posto. Per dire: l'an- no scorso, di questi tempi, la squadra di Mandorlini aveva undici punti e l'anno prima dieci. Tutt'altra dimensione rispetto ai tre attuali. Sabato prossimo c'è il derby col Chievo, e l'Hellas non sa più che pesci pigliare. Il rientro di Hallfredss­on, questo sì, vuol dire un recupero di rilievo per i gialloblù. Ma già da oggi sono da verificare le condizioni di Gomez e Greco. Lo fa presente anche Mandorlini a fine partita. Prendendos­ela anche con l'arbitro Giacomelli, in occasione del rigore che vale il pareggio della Lazio. « Mi è sembrata una decisione un po' generosa», osserva l'allenatore del Verona. «Devo elogiare i miei ragazzi per la prestazion­e che hanno fatto: il cuore non è bastato. Eravamo in emergenza totale, magari dovremmo essere più decisi nelle situazioni chiave della partita. Guardiamo avanti con fiducia, perché ci aspettano altri passaggi importanti». Infortuni in sequenza, difficile mettere giù il Verona - da parte di Mandorlini - se non passando per scelte obbligate.«Toni ne avrà per molto, vedremo Pazzini. Sono contento per Helander che, a parte il gol, ha dimostrato di funzionare

in coppia con Moras».

Il tecnico si consola con Helander: «Sono contento per lui, e non solo per il gol realizzato»

PIU' CATTIVERIA. E' proprio la difesa, il reparto che presenta meno rattoppi. Moras cerca di guardare oltre: «Arriverà anche il nostro momento», spiega il greco. «La fiducia c'è, andiamo avanti così. Magari con più cattiveria e sacrificio. Sul secondo gol ci siamo aperti in barriera, è una lezione importante da mandare assolutame­nte a memoria. Helander è il futuro del Verona, gli auguro di continuare in questo modo».

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ANSA Stefano Pioli, 49 anni: seconda stagione in biancocele­ste
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ANSA Mandorlini, 55 anni: appena tre punti

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