Corriere dello Sport (Roma)

CASTAN Combatte ancora per restare a Roma

Ha ripreso morale. E l’addio di Gervinho lo favorisce

- Di Marco Evangelist­i ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Con l’umore che va su è giù come un tappo di sughero tra le onde, Leandro Castan trasmette i suoi messaggi su Twitter. Poi ciascuno li interpreta a suo modo e questa è una delle cose che lo mandano in bestia. Lui vuole restare alla Roma, ha preso nota delle offerte che gli sono arrivate, ha chiesto tempo per pensare anche se in realtà ritiene di averci pensato abbastanza. Ovvio che fino alle 23 di lunedì prossimo tutti avranno ampie possibilit­à di cambiere idea, ma è anche corretto sottolinea­re come tale ipotesi è considerat­a improbabil­e da tutte le parti in causa. Compreso il Fluminense, che a Castan aveva rivolto più di un pensiero.

REALISMO. Castan non sta bene nel senso che non attraversa il periodo più sereno della sua vita, però non immagina di star meglio rifugiando­si altrove, lontano da Roma. Neppure in Brasile, neppure al Verona dove pure avevano tentato un franco approccio. Semmai ha toccato con mano il fatto che la sua attuale condizione (con l’operazione alla testa, l’anno di stop eccetera) non gli consente di giocare alla pari con gli attaccanti più pericolosi della Serie A. Rudi Garcia se n’era accorto, nella gara d’esordio in panchina ha dovuto accettarlo anche il nuovo tecnico, Luciano Spalletti.

E ne ha preso atto lo stesso Castan, sia pure con dolore. «Chiedo scusa a tutti, credevo di essere pronto e invece non lo sono«, così ha scritto alla fine della partita con il Verona. Prima invece aveva detto a Spalletti: «Mi faccia giocare e vedrà che prestazion­e». Questo si chiama oscillare tra entusiasmo e abbattimen­to.

Si chiama anche realismo. Mettiamo i pezzi del puzzle al loro posto. Spalletti intende giocare quanto più possibile con la difesa a tre. Significa avere bisogno in ogni garadi tre marcatori. Ha cominciato con Manolas, De Rossi e Rüdiger. De Rossi serve anche a manovrare la palla e a cominciare a giocare davanti all’area, cancelland­o le zone morte. Chiaro però che tre difensori hanno bisogno di ricambi: infortuni, squalifich­e, stanchezza erodono qualsiasi reparto e quello arretrato è cagionevol­e per natura.

Contando il suddetto De Rossi, la Roma può contare su cinque centrali. Tre di questi non sono particolar­mente abili nell’arte del passaggio: Manolas, Rüdiger e Gyomber. Castan è l’unico a reggere il confronto con De Rossi nella specialità. Tra un mesetto nel computo dovrebbe rientrare anche Elio Capradossi. Ma c’è tempo e parliamo di un giovanotto da coltivare con cura.

LIMITI. Quindi la pazienza di Castan e con Castan diventa virtù importante. Spalletti avverte semmai il bisogno di aggiungere un difensore, non di sottrarlo. Lorenzo Tonelli dell’Empoli per quanto costoso è quello che il direttore sportivo Walter Sabatini preferisce. L’Empoli non vuole privarsene quest’inverno e comunque tira sul prezzo. Francesco Acerbi del Sassuolo a quanto pare non dovrebbe a sua volta muoversi.

Sono ragazzi italiani per il semplice motivo che la Roma deve spostare con attenzione le pedine della rosa per non trovarsi a cozzare contro i limiti previsti per il tesseramen­to di giocatori non cresciuti in Italia. E’ il fattore che per esempio ha colpito e affondato alla partenza l’idea di andare su Nicola Sansone, attaccante del Sassuolo, italiano e azzurro ma cresciuto in Germania. E’ anche vero però che la partenza di Gervinho ha liberato un posto, il che rende non necessaria la partenza di Castan anche se si volesse ingaggiare un altro difensore straniero.

La Roma però ha altre briglie sul collo. Quelle economiche imposte dal fair play finanziari­o. La lista Uefa non deve prevedere costi supplement­ari rispetto a quella della stagione scorsa. Il prestito di Castan rispondere­bbe a queste esigenze. Per questo ne stanno ancora parlando. Però con minore decisione, con minore voglia di qualche giorno fa. C’è stato un incontro tra Sabatini e l’entourage del giocatore. Ne è venuto fuori che la Roma e Castan si vogliono ancora bene.

Dopo il momento di sconforto si è subito rimesso al lavoro. Cessione ora più lontana

Nessun problema di spazio in rosa Il club però non esclude nulla: c’è il nodo lista Uefa

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BARTOLETTI Leandro Castan, 29 anni: il suo contratto con la Roma scadrà nel 2018

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