La dirigenza assiste alla seduta
- Con all’orizzonte due partite chiave per la stagione, Roberto Mancini prima dell’allenamento pomeridiano di ieri ha voluto chiedere ai suoi il massimo della concentrazione e dell’impegno. Seduta fissata alle 14, ma il tecnico l’ha preceduta da un discorso nello spogliatoio al gruppo e poi dalla fase di riscaldamento in palestra. Contro la Juventus ci tiene a far bene, quanto meno a lasciare aperto il discorso qualificazione in vista del ritorno di inizio marzo a San Siro, ma è il derby la gara chiave perché un ko nella stracittadina complicherebbe non poco il cammino verso la Champions, il vero obiettivo della società. Ecco perché ieri i dirigenti si sono schierati a bordo calmo per la rifinitura: c’erano il vice presidente Zanetti, il ds Ausilio, il club manager Stankovic e il capo degli osservatori Mirabelli, mentre stasera a Torino arriveranno il Ceo Bolingbroke e il corporate director Williamson. La squadra stamani sosterrà l’ultimo allenamento alla Pinetina e poi partirà per la capoluogo piemontese in treno: i giocatori ieri pomeriggio hanno lasciato Appiano dove non hanno dormito perché, come successo prima di Napoli-Inter, non c’era ritiro.
PERISIC E MODULO. Ieri Mancini ha fatto svolgere ai suoi una seduta nella quale non ha provato moduli o schemi. Il vero test è in programma per stamani. Nella testa dell’allenatore ci sono due opzioni: il 3-5-1-1 per giocare a specchio sulla Juve o il 4-14-1. Il fastidio a una caviglia accusato da Perisic (ha messo male il piede e ha fatto tutto da solo durante un esercizio) sembrava avergli creato dei problemi e invece il croato sta bene ed è stato inserito regolarmente nell’elenco dei 24 convocati. In caso di difesa a tre (Murillo, Montoya e Juan Jesus) sulle fasce potrebbero giocare i rapidi Biabiany (leggermente avanti su D’Ambrosio) e Nagatomo con Brozovic, Medel e Kondogbia in mezzo più Ljajic e Jovetic in attacco. Se invece Mancini resterà fedele alla linea a quattro (D’Ambrosio, Murillo, Miranda e Nagatomo), davanti alla difesa ci sarà Medel (occhio alla soluzione Melo, utile sui calci piazzati) con Biabiany, Brozovic (o Medel), Kondogbia e Perisic (o Ljajic) in mezzo e Jovetic unica punta.