Corriere dello Sport (Roma)

Serena elimina la Sharapova per la 18ª volta consecutiv­a!

In semifinale è Djokovic contro Federer. Con un motivo in più

- Di Stefano Semeraro ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Novak Djokovic è un uomo felice. Non perché ha battuto facile facile lo spauracchi­o d’Oriente Kei Nishikori (6-3 6-2 6-4) guadagnand­osi così la sua 29ª semifinale in un torneo dello Slam, la sesta agli Australian Open, dove dal 2008 ha già raccattato cinque trofei. No, è felice perché suo figlio Stefan, 15 mesi, lo riconosce quando lo vede in Serena Williams ha tritato la Sharapova per la 18ª volta di fila e ora punta ad eguagliare Steffi Graf a quota 22 Slam vinti. AUSTRALIAN OPEN (cemento, 30.260.994 dollari) UOMINI Quarti: Djokovic (Ser, 1) b. Nishikori (Jap, 7) 6-3 6-2 6-4, Federer (Svi, 3) b. Berdych (Cec, 6) 7-6(4) 6-2 6-4; ieri notte Ferrer (Spa, 8) c. Murray (Gbr, 2); oggi ore 9.30 Monfils (Fra, 23) c. Raonic (Can, 13). DONNE - Quarti: S. Williams (Usa, 1) b. Sharapova (Rus, 5) 6-4 6-1, A. Radwanska (Pol, 4) b. Suarez Navarro (Spa, 10) 6-1 6-3; ieri notte Kerber (Ger, 7) c. Azarenka (Bie, 14), Konta (Gbr) c. Shuai Zhang (Cin). JUNIORES - Singolare D (2º turno) Apisah (Aus) b. SAMSONOVA 6-4 6-1. Doppio, U (ottavi) Noguchi-Tanaka (Jap) b. Blanch-Gm. MORONI 6-4 6-3. TV: stanotte diretta Eurosport dall'1 e domani dalle 9.30.

PARITÀ. Lo esalta decisament­e di più l’idea di incontrare proprio Djokovic domani nel match più atteso di tutto il torneo. I due patriarchi del tennis si sono già incontrati 44 volte, e il bilancio è in perfetta parità, 22 vittorie a testa. Nel 2015 si sono incontrati in ben otto ocasioni e il Genio l’ha spuntata tre volte: a Dubai, Cincinnati e nel girone del Masters di Londra. Il Joker si è preso non solo la porzione più grande, ma anche i bocconi migliori: le finali di Indian Wells e Roma, e soprattutt­o quelle ghiottissi­me di Wimbledon, degli US Open e del Masters, le ciliegine di un’annata forse irripetibi­le.

Ma Federer, che a 34 anni è il più vecchio a raggiunger­e una semifinale Slam dai tempi di Agassi agli Us Open (35 anni nel 2005, e fu proprio Roger a stenderlo), non si sente per nulla battuto. Nello Slam va in bianco da tre anni e mezzo (Wimbledon 2012) e nelle ultime due stagioni è stato Djokovic a rifilargli i due di picche più dolorosi, a Wimbledon (due) e a New York; ma l’anziano incantator­e è convinto di avere pronto almeno un ultimo miracolo. Il segreto sta in un tennis più aggressivo: contro Berdych ad esempio è sceso a rete 29 volte e ne ha ricavato 24 punti, l’83%.

«Certo, vincere un altro Slam per me significhe­rebbe molto», dice SuperRog. «E’ anche per questo che continuo a giocare. Mi sento competitiv­o al vertice, posso battere chiunque nel circuito (capito, Nole?; ndr). Negli ultimi tre Slam poi è stato piacevole scoprire che sono al livello dei miei momenti migliori. Gioco un bel tennis, e mi diverto a farlo, soprattutt­o quando riesco a scendere a rete come un tempo».

Djokovic ha passato uno spavento negli ottavi con Gilles Simon, cinque set opachi e scivolosi. Contro Nishikori che due anni fa lo sorprese agli US Open - come un re shakesperi­ano ha badato a «domare la tempesta». Affrontare Federer in una semifinale Slam sarà un’altra faccenda, campione? «Il fatto è che ci siamo incontrati spesso. Ho giocato 44 volte contro Roger, 45 contro Nadal: sono queste due rivalità che hanno fatto di me quello che sono, che mi hanno permesso di crescere e di diventare così forte. Ci sarà tensione, mi aspetto una gran battaglia. Roger negli ultimi due anni sta giocando molto bene. Mi ha sempre tirato fuori il meglio, e per batterlo è al meglio che dovrò giocare anche stavolta». Dai che siete forti, papà.

Un altro centro ed eguaglierà le serie vincenti di Stenmark, Girardelli e Tomba

La Norvegia tra i pali stretti rinverdisc­e i fasti di Jagge, che nel 1992 soffiò l’oro al mitico Alberto

impertinen­te capace di trovare la prima vittoria in Coppa del Mondo su di un palcosceni­co così prestigios­o si sarebbe trasformat­o, in appena due anni, in una delle stelle più brillanti della Coppa del Mondo. Già perché sciando come un gatto e schizzando con una velocità supersonic­a da una porta all'altra, senza mai alcun timore di uscire di pista, l'asso norvegese con la faccia da bambino ha inanellato sei vittorie su sette slalom in stagione.

VICINO AI BIG. Gliene basta ancora una per eguagliare campioni delle epoche passate del calibro di Ingemar Stenmark (1976-77), Marc Girardelli (1984-85) e del nostro Alberto Tomba (199495), capaci di conquistar­ne sette nello stesso inverno. E

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GETTY Henrik Kristoffer­sen, 21 anni, asso norvegese dello slalom
 ??  ?? Il figlio di Novak Djokovic osserva il papà in Tv qualche mese fa
Il figlio di Novak Djokovic osserva il papà in Tv qualche mese fa
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ANSA Le gemelline di Roger Federer in tribuna con mamma Mirka

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