Corriere dello Sport Stadio (Bologna)
Vince Rosberg Ferrari terza con Raikkonen
Raikkonen 3º, Vettel da 15º a 4º, mentre Hamilton e Rosberg fanno esperimenti in vista del 2016 nascondendo i tempi veri
Pensiamo che la Ferrari debba preoccuparsi molto, forse più di quanto lo sia già. Bene il podietto di Raikkonen ovviamente, bene anche la rimonta di Vettel da quindicesimo a quarto, ma quello che ieri si è intravisto nella corsa della Mercedes dà l’impressione che la squadra tedesca stia vincendo col braccino corto, sempre attenta a non strafare affinché queste regole abbiano vita lunga. PICCOLO CHIMICO. Giochicchiano. Lo fanno in pista con tranquillità degna di una sessione privata di test, e gli ultimi giri del Gran Premio di Abu Dhabi sono da Piccolo Chimico. Al giro 50 muretto Mercedes a Rosberg: « Passa da strat 10 a strat 6». Giro 52 muretto ad Hamilton: «Strat modo 10 - questa è un’istruzione» (“that is an instruction” potremmo tradurla liberamente come: fai e non discutere). “Strat” in questo caso non sono strategie, bensì mappature del motore. Le cambiano, sperimentano con un rigore militare e un livello di copertura che fa pensare a esercitazioni di tipo bellico. A 14 giri dalla fine ad Hamilton montano Pirelli soft, perché con le supersoft potrebbe divertirsi troppo e farsi venire l’idea di andare a riprendere Rosberg. I tempi sul giro sono ottimi come al solito, ma sui singoli settori le Frecce d’Argento rivelano un passo impressionante, migliore rispetto a quello già dominante mostrato per tutto l’anno.
Giochicchiano anche a livello mediatico. Rosberg: «La Ferrari ha guadagnato molto terreno, è sempre più forte e dovremo fare un ottimo lavoro per poter restare davanti». Preparatevi: per tutto l’inverno sarà questo il mantra Mercedes, ma le cose non stanno esattamente così. Ne parleremo presto.
ULTIMI BRIVIDI. La gara, vis- suto l’evento clamoroso di un incidente al via di Maldonado senz’alcuna colpa da parte sua (è stato centrato da Alonso, a sua volta deragliato per una toccata ricevuta da Ericsson), ha visto Vettel risalire quarto e Raikkonen ottenere, grazie al podio, il brodino del quarto posto nel Mondiale. Potremmo dirvi che Kimi ha ottenuto 80 podi come Senna, ma è meglio lasciar stare i santi.
Perez quinto aveva un tigre nel motore anche rispetto al compagno Hülkenberg settimo, mentre Verstappen, sedicesimo con penalizzazione per una scorrettezza in lotta con Kvyat, ha chiuso comunque il suo primo Mondiale da protagonista. Il suo sorpasso a Button per il 12º posto è suggestivo perché coinvolge due generazioni lontane: un pilota di diciott’anni contro uno che in gennaio ne avrà il doppio.
Un disastro invece Bottas che - ricordiamo - fu quasi ingaggiato dalla Fer- rari, nell’estate scorsa, per sostituire Raikkonen nel 2016. Beh ieri il finlandese giovane è partito in maniera disastrosa e ha trovato il modo di cacciarsi più volte nei guai, anche al cambio gomme spaccando l’ala anteriore nella ripartenza, contro Button che rientrava al pit stop (colpa del team, ma la penalità se l’è beccata lui). Attardato e fuori dai punti, ha perso la volatina con il finlandese vecchio. Una cosa molto personale, dopo le collisioni palindrome di Russia e Messico.
E’ finita con Rosberg felice che dopo aver tagliato il traguardo chiama il box: « Posso fare i cerchi con le gomme sull’asfalto?» Bravo, è così che ci si comporta in caserma.