Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Allegri: Visto? Siamo cresciuti

«Recuperati punti alla Roma, sì: per me però contano di più le 4 vittorie di fila»

- Di Paolo Vannini PALERMO

La squadra, paziente, matura, convinta. E Mandzukic, killer d'area di rigore che ha messo in discesa il compito della Juventus. E dire che molti storcevano la bocca dopo le prime prestazion­i del croato. Allegri ha motivi per sorridere e conferma di non avere mai dubitato delle sue qualità: «Mandzukic ha vinto una Champions, ha giocato nel Bayern, nell'Atletico Madrid segnando sempre un sacco di gol. Non è certo l'ultimo arrivato. Non avrà lo stile di un fuoriclass­e ma ha caratteris­tiche importanti che servono a questa squadra. E' un giocatore determinan­te, e poi i numeri parlano per lui, aveva fatto gol ad Empoli, in Supercoppa. Discuterlo è eccessivo». Assist al bacio di Dybala, inzuccata di Mandzukic. E' questa la coppia ideale per l'attacco bianconero? Allegri la prende larga: «Quando i giocatori stanno bene è facile farli giocare assieme. A Mario piacciono le palle sul secondo palo, Dybala che gliel'ha data gioca meglio da seconda punta, è un giocatore di raccordo che mette insieme tecnica, movimento e capaci- tà di occupare l'area, Madzukic e Morata invece attaccano di più l'area. E poi le partite durano 95 e servono tutti, a Palermo abbiamo finito con in campo Morata e Zaza segnando altri due gol».

LA RIMONTA. «Abbiamo recu- perato 5 punti alla Roma in 2 partite? La cosa che vedo più concreta sono le 4 vittorie consecutiv­e di cui due in trasferta. Però siamo ancora lontani però dal considerar­ci in corsa per la vetta. Venerdì ci aspetta una partita complicata perché affrontiam­o la Lazio (senza Pogba, squalifica­to, ndc) che viene da periodo negativo e sarà arrabbiata. Io vedo positivo perché la Juve è cresciuta fisicament­e, mostra i giusti tempi di gioco. Stasera (ieri per chi legge, ndc.) la squadra mi è piaciuta per come ha gestito la partita. Vincere a Palermo in questa maniera non è mai facile. Dybala? Non era facile per lui, ha mostrato personalit­à, giocava dove ha lasciato 3 anni di ricordi eccezional­i. Ma è un ragazzo freddo ed ha fatto una gran bella partita». Della Juve stellare è piaciuta anche l'umiltà: «Quando ad inizio stagione dissi che non mi piaceva l'aria attorno alla Juve - sottolinea Allegri - era perché dopo 4 anni di scudetti, finale di Champions e altri successi, è normale che nella testa di tutti ci fosse l'idea che vincere fosse facile. Abbiamo pagato questa situazione per un mese e mezzo ora abbiamo capito che per vincere bisogna soffrire, non concedere e lavorare tutti assieme». STURARO. Primo gol stagionale, prestazion­e sempre più convincent­e, la Nazionale nel mirino. «Per un giocatore avere continuità e giocare il più possibile è fondamenta­le. Ecco perché ora sto rendendo meglio - afferma Sturaro - la condizione incide sulla prestazion­e, una partita vale 10 allenament­i... Sarei bugiardo a dire che alla Nazionale non ci penso, ma il mio compito è solo dare il massimo ogni volta e poi si vedrà. Alla vetta della classifica non pensiamo ancora, le avversarie da battere sono comunque quelle che ci stanno davanti e finora hanno fatto meglio di noi. Ma continuand­o così la Juve conta presto di recuperare. Napoli-Inter? Beh, per noi il pareggio sarebbe il risultato migliore».

«Non mi piaceva l’aria che c’era attorno a noi» Con la Lazio sarà squalifica­to Pogba

 ?? LAPRESSE ?? Massimilia­no Allegri, 48 anni, tecnico della Juve
LAPRESSE Massimilia­no Allegri, 48 anni, tecnico della Juve

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy