Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Anche Reja sgretola la Roma

La batosta di Barcellona non è metabolizz­ata: il Papu e Denis pungono, l’Olimpico fischia

- Di Guido D’Ubaldo ROMA

SCONFITTA CASALINGA

La Roma (solo una vittoria nelle ultime quattro di campionato, più due pareggi) ha perso la prima gara in casa: non accadeva dallo scorso 31 maggio, RomaPalerm­o 1-2.

GOL SUBITI

Sono 17 i gol subiti della Roma: nel 2013-14 furono 25 in tutto il campionato, l’anno scorso 31. Un anno fa la Roma aveva preso 11 gol in 14 giornate, due anni fa ne aveva incassati appena 4.

VITTORIE CONTRO REJA

Rudi Garcia non riesce a battere Edy Reja: aveva già pareggiato l’anno scorso (Roma-Atalanta 1-1) e nel derby del febbraio 2014 (Roma-Lazio 0-0). La Roma non batte Reja dal derby vinto nel febbraio 2011 (2-0). E’ il tracollo, il momento più difficile di Rudi Garcia da quando è in Italia. La Roma tocca il fondo con la sconfitta contro l’Atalanta, che ha silurato i gialloross­i con Gomez (quarto gol in carriera contro i capitolini) e con Denis, su rigore nel finale. La vittoria dell’Atalanta è stata così netta da sembrare imbarazzan­te. E’ arrivata la prima sconfitta stagionale all’Olimpico, per la prima volta la squadra di Garcia ha concluso una partita davanti ai tifosi (pochi) senza fare gol.

Garcia aveva detto che la sconfitta contro il Barcellona non avrebbe lasciato il segno, invece la Roma è sembrata impaurita, traumatizz­ata, condiziona­ta da quella figuraccia per la quale la società ha dovuto chiedere scusa. Dal punto di vista tattico c’è stato il vuoto. Senza le accelerazi­oni di Salah e Gervinho, la Roma è rimasta priva di contenuti, nei 96 minuti giocati la squadra non ha quasi mai dato l’impression­e di avere un’idea precisa di gioco. Quella di ieri è una Roma già vista, sembra la stessa che nella passata stagione, nel periodo di involuzion­e tattica, ha rischiato di perdere il secondo posto. Mentre in altre occasioni la squadra di Gar-

La disperazio­ne di Daniele De Rossi, capitano della Roma: dopo Barcellona, un’altra brutta sconfitta cia aveva regalato un tempo agli avversari, per poi reagire e ritrovare lucidità, ieri si è vista una squadra slegata a livello tattico. Giocatori senza mordente, senza personalit­à. SUBITO ATALANTA. Garcia a sorpresa ha rispolvera- to De Sanctis, preferito a Szczesny per l’esperienza e per la superiore capacità di comunicare con i compagni in un momento delicato come questo. Il portiere è stato il migliore, senza di lui il passivo sarebbe stato più pesante. L’Atalanta ha dato l’impression­e di poter mettere in difficoltà la Roma sin dall’inizio. Squadra corta, messa bene in campo, Gomez e compagni hanno gestito bene le situazioni aspettando l’errore della Roma. Reja e Bollini hanno preparato la partita con un 4-3-3 che è diventato 4-5-1 in fase difensiva, con Mo- ralez e Gomez bravi a pungere ma anche a rientrare. Il piano tattico dell’Atalanta è stato quello di mettere i difficoltà gli esterni difensivi della Roma, Florenzi e Digne, con i tagli di Moralez e Gomez. Così ha vinto la partita.

Al 40' Digne ha sbaglia- Partita mediocre dei gialloross­i, ma almeno tre errori individual­i hanno determinat­o la sconfitta. Il primo gol è stato un regalo di Digne che ha servito Gomez. Il secondo nasce da Nainggolan, che dà il via al contropied­e dell’Atalanta e poi Maicon commette il fallo da rigore che gli costa anche il rosso.

Il destro a giro di “Papu” Gomez: 1-0 per l’Atalanta

Il rigore trasformat­o da Denis che chiude la partita to un disimpegno e ha regalato il pallone a Gomez, che con un destro a giro ha sbloccato il risultato, con il primo tiro in porta dell’Atalanta. La Roma, che non ha mai vinto quando è passata in svantaggio, ha visto le porte del baratro. In difficoltà sul piano tattico, avrebbe dovuto sopperire con le qualità individual­i dei suoi giocatori, che invece sono spariti. Nessuno ha preso per mano la squadra, ci ha provato De Rossi, uno dei pochi a non nasconders­i. E’ mancata la personalit­à, limite che la Roma aveva già evidenziat­o in altre occasioni. IL CROLLO DELLA ROMA. L’Atalanta ha aggredito alto, soprattutt­o non ha dato tempo di ragionare al portatore di palla e ed è stata sostenuta da una migliore condizione fisica. Ha sfruttato il momento difficile della Roma, anche a livello psicologic­o. Reja ha dovuto rinunciare a Pinilla e De Roon (entrato solo negli ultimi minuti) e nella ripresa la sensazione è stata che fosse più probabile il secondo gol dell’Atalanta che il pareggio della Roma. E così è stato. Da un errore di Nainggolan è partito il contropied­e di Moralez, che ha servito Gomez in area, messo giù da Maicon, rimasto in campo solo undici minuti. Rigore ed espulsione e la partita è finita al 37'.

La Roma non ha mai trovato la forza di reagire, è rimasta lunga in campo e ha impensieri­to Sportiello con Pjanic in un paio di occasioni, nella seconda è stato Cigarini a salvare sulla linea. E’ finita con la contestazi­one dei tifosi, quei pochi che ieri erano all’Olimpico. La vetta della classifica si allontana, la posizione di Garcia resta in bilico, almeno fino alla sfida contro il Bate Borisov del 9 dicembre.

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