Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Grande Borriello Il Carpi fa l’impresa

Il Genoa (in dieci) è rimontato e battuto

- Di Claudio Baffico GENOVA ass

Il Carpi è ancora vivo. Lo avevano anticipato giocatori e staff in settimana, lo ha confermato l'andamento della gara del "Ferraris", vinta in rimonta contro il Genoa. Una partita dai due volti, come spesso ci ha abituato la compagine di Castori. Primo tempo sotto tono, ripresa fulminante, complici le sostituzio­ni perfette e un super Borriello. Sul fronte opposto, Pavoletti è ormai abituato ad essere protagonis­ta, ma questa volta non balza agli onori della cronaca per una prodezza, bensì finisce dietro alla lavagna dopo appena 6' per una gomitata ai danni di Gagliolo che costringe il Genoa in dieci uomini. Nonostante la doccia fredda, i rossoblù trovano il gol del vantaggio sessanta secondi più tardi grazie ad un preciso diagonale di Diogo Figueiras. Il Carpi stenta a fare gioco, anche se si procura due ottime occasioni da rete con Matos e Martinho. Nonostante ciò, il Grifone sembra padrone della gara, e si procura qualche opportunit­à interessan­te per il raddoppio, in particolar­e con Gakpè, Izzo e Tino Costa. La gara è tutt'altro che entusiasma­nte, e buona parte dei calciatori in campo mostra troppa imprecisio­ne. Martinho è l'elemento più vivace, e Figueiras stenta a limitarne il raggio d'azione. Mister Gasperini decide così di richiamarl­o in panchina a un minuto dall'intervallo per far spazio a De Maio. Agli ospiti manca un finalizzat­ore, e mi- ster Castori a inizio ripresa getta nella mischia l'ex di turno Borriello e il guizzante Di Gaudio. Proprio i neo entrati confeziona­no la rete del pareggio, con Di Gaudio che in contropied­e taglia in due la difesa avversaria per poi servire a Borriello un pallone tramutato in rete con un diagonale potente e preciso. Il Carpi acquista coraggio e si divora il gol del vantaggio in almeno tre frangenti. Il Genoa, invece, è alle corde, e per restituire pericolosi­tà offensiva, Gasperini si gioca le carte Ntcham e Pandev, quest'ultimo al posto di un contrariat­o De Maio. La qualità di gioco non ne beneficia, e neppure la pericolosi­tà. Anzi, il Carpi cambia passo e diventa ancora più intraprend­ente, e il Genoa inizia a soffrire la velocità e i continui inseri- menti degli avversari. Non rappresent­a una grossa sorpresa, di conseguenz­a, la rete del definitivo 1-2, realizzata da distanza ravvicinat­a da Zaccardo al 36', a seguito di un pallone lavorato in maniera ottima da Borriello. Sorpasso compiuto.

La reazione del Genoa è sterile e confusa, se si esclude una gran conclusion­e di Rincon deviata in corner con bravura dal portiere Belec. Nei minuti finali il Carpi può condurre in porto senza particolar­i sofferenze un risultato che riaccende più di un lumicino nella corsa salvezza. Unico episodio degno di nota, un rigore chiesto dal Genoa per un tocco di mano in area. Ma Gavillucci fa segno di proseguire. L'espulsione di Pavoletti ha sicurament­e pesato come un macigno sull'e- sito della gara. Il Genoa, infatti, ha cercato di arrivare ugualmente alla vittoria, con grande generosità, ma non è stato capace di accontenta­rsi una volta capito che la partita gli stava sfuggendo di mano. Buon per il Carpi, premiato con tre punti per l'ottimo secondo tempo disputato, e apparso in grande crescita rispetto alle precedenti uscite. Adesso, però, per risalire la classifica e rientrare nel gruppo delle concorrent­i, è necessario dare continuità ai risultati. Ma lo spirito è quello giusto.

Cristian Zaccardo, 33 anni, autore del gol vittoria

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