Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Mancini ora chiede il colpo per la fuga

«Napoli favorito, ma passare al San Paolo ci darebbe forza...Scudetto? Riparliamo­ne tra venti giorni...»

- Di Andrea Ramazzotti INVIATO AD APPIANO

Decisiva no, importante sì. Roberto Mancini si è rifiutato di catalogare il match del San Paolo come una tappa chiave della stagione, ma non ha avuto difficoltà ad ammettere che i tre punti in palio avranno un certo peso in vista del proseguime­nto dell’annata. Perché vincendo la sua formazione avrebbe la possibilit­à di allungare a +6 sulla Roma e a +5 sugli azzurri, con il punto interrogat­ivo del risultato della Fiorentina che scenderà in campo prima di Icardi e compagni. « Il Napoli è favorito - ha sottolinea­to - perché gioca in casa, ma noi siamo primi in classifica, un fatto molto importante. Affrontiam­o il primo scontro diretto fuori casa e sono curioso di vedere la risposta della squadra. Uscire con una vittoria dal San Paolo ci darebbe una forza enorme, ancora più grande di quella che crediamo di avere, ma siamo alla quattordic­esima giornata e la stagione è lunga. Se saremo davanti tra 20 partite, potremo iniziare a parlare di scudetto. Ora è presto. Qualunque sia il risultato di domani (stase- ra, ndr) non cambierà niente perché ci sono 4 formazioni in pochi punti e mi aspetto una bella lotta fino alla fine. Il Napoli, la Roma, la Juventus e la Fiorentina sono più attrezzate di noi, ma siamo lì in alto e vogliamo restarci». FIDUCIA. Mancini sa bene che solo con una grande prestazion­e la sua squadra potrà mantenere l’imbattibil­ità esterna (è rimasta l’ultima della A con zero sconfitte lontano da casa), ma non ha svelato... il suo piano di battaglia: « Non ho mai sentito un allenatore dire ai suoi di stare 90’ in difesa e ripartire solo in contropied­e. Il nostro obiettivo è fare una grande prestazion­e e vincere 3-0, ma è difficile. Le formazioni buone sono quelle che fanno più gol e ne prendono pochi perché si difendono con tutti gli effettivi. Messi, uno da due reti a gara, l’altro giorno è andato a recuperare un pallone rincorrend­o l’avversario per 60 metri e beccandosi l’ammonizion­e. Questa è l’attitudine giusta. In una sfida come quella del San Paolo, come diceva Boskov, si può perdere, vincere o pareggiare. Ce la metteremo tutta, ma non sappiamo come andrà».

Roberto Mancini, 51 anni, ieri ad Appiano Gentile ICARDI E HIGUAIN. Non è difficile capire che l’avversario che teme di più è Higuain: «Il Napoli è una squadra costruita con una logica da quattro anni grazie a investimen­ti importanti che hanno permesso di acquistare campioni come Higuain, uno che ha vinto anche al Real Madrid. Tra lui e Icardi c’è una notevole differenza di esperienza internazio­nale, ma anche Mauro diventerà un grandissim­o attaccante e i gol li farà sempre. Sarri? E’ bravo. Aveva fatto bene a Empoli e si è confermato a Na- poli. Lui fa giocare sempre la stessa squadra e noi no? Credo sia giusto così in questo momento, specialmen­te se non hai 11 fenomeni. E poi noi abbiamo 6-7 elementi che utilizziam­o sempre e gli altri che ruotano».

 ??  ??
 ?? GETTY IMAGES ??
GETTY IMAGES

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy