Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

Fill ispirato: è podio anche in superG

Ora a Beaver Creek: «Ci riproverò su quella pista, dove gioco in casa». Paris sesto

- Di Alberto Dolfin

Peter Fill, 33 anni, due podi nelle prime due gare veloci Spesso la fiducia nei propri mezzi fa letteralme­nte volare. Deve essere proprio questo il segreto nascosto sotto gli sci di Peter Fill che, dopo il secondo posto per appena un centesimo al limite della beffa nella discesa di sabato, lo catapultan­o per il secondo giorno consecutiv­o sul podio di Lake Louise, spedendolo sul gradino più basso del superG.

Là davanti a tutti, per spazzare via ogni possibile nuvola su un suo ritorno a pieno regime dopo la rottura del tendine d'Achille dello scorso anno, c'è ancora una volta Aksel Lund Svindal, che mette così a segno un'incredibil­e doppietta in Canada su di un tracciato in cui inanella l'ottavo successo di sempre. Tra il vichingo della velocità, davvero imprendibi­le nella parte finale della pista, e il carabinier­e azzurro si infila anche l'austriaco Mattias Mayer, più lesto del portacolor­i nostrano di dieci centesimi. E uno Svindal così in palla non può che far venire qualche grattacapo al sovrano incontrast­ato delle ultime quattro stagioni Marcel Hirscher, a caccia quest'inverno della storica cinquina in serie in Coppa del Mondo.

Ma ciò che conta di più in casa azzurra è che Peter faccia tredici, come i podi raccolti nella sua lunga carriera, a confermare che il piazzament­o d'onore in discesa non è stato un caso e che la condizione è già molto buona, come si è visto dai rischi presi senza nessun timore di steccare nemmeno in superG. Un uno-due nell'arco di ventiquatt­r'ore che ricalca quello riuscitogl­i due stagioni orsono, quando fu terzo prima in discesa e poi in superG a Beaver Creek, guarda caso prossimo appuntamen­to in calendario. «Se qualcuno mi avesse detto che sarei salito sul podio anche ieri, non gli avrei as- solutament­e creduto - racconta incredulo il trentatree­nne di Castelrott­o, grande tifoso juventino - Sono davvero felicissim­o, anche perché in superG non mi sento ancora al meglio. Di sicuro ci riproverò anche in Colorado: non so cosa possa succedere, ma quella è una pi- sta che mi piace molto e sul quale ho già ottenuto ottimi risultati».

Può dirsi soddisfatt­o anche Dominik Paris, sesto ad appena otto centesimi dal connaziona­le, in una disciplina che dalla passata stagione lo vede oramai in pianta stabile tra i migliori, così come gli accade già da diversi anni nell'amata discesa. Il responsabi­le della velocità italiana Alberto Ghidoni ha detto di aspettare Domme al top per metà dicembre in Val Gardena, ma il possente ventiseien­ne della Val d'Ultimo ha già dimostrato ampiamente di poter bruciare le tappe. Ora la trasferta nordameric­ana proseguirà a Beaver Creek, dove il prossimo weekend gli uomini jet azzurri vogliono cancellare una volta per tutte l'amarezza dell'ultimo Mondiale.

«Se me lo avessero anticipato non ci avrei creduto» Terzo dietro Mayer, vince ancora Svindal

 ?? GETTY ??
GETTY

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy