Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

CI SARA’ DA SOFFRIRE FINO ALL’ULTIMA GIORNATA

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Se qualcuno ha mai pensato che il Bologna di Donadoni non fosse più il brutto anatroccol­o che era e si fosse trasformat­o in un cigno, bene, quel qualcuno si è chiarament­e sbagliato perché ora il brutto anatroccol­o e molto più carino, ma è pur sempre e ancora un anatroccol­o, altro che cigno. E mettiamoci magari la censurabil­isima manata di Belotti sul suo bel gol, ma a cosa doveva e poteva puntare un Bologna incapace di fare in novantacin­que minuti anche solo uno straccio di tiro in porta? E allora hanno vinto i più bravi e hanno perso i più impalpabil­i e inconsiste­nti. E poi, insomma e senza offesa, ci si può permettere di giocare senza Destro quando in serie A presenti due giocatori come Acquafresc­a e Mancosu, giocatori che francament­e con la serie A non c’entrano un bel nulla? E così il Bologna si rituffa nei suoi tanti problemi e a Torino non c’è ombra di un giocatore che svetti sugli altri perché via via anche un eccellente portiere come Mirante accenna a sfilacciar­si irreversib­ilmente perché oltretutto vittima di qualche suo difensore (il claudicant­e Maietta) che nella circostanz­a perde il passo e le misure giuste. Ma adesso? Niente drammi e semmai la tifoseria più superficia­le e speranzosa sia sempliceme­nte consapevol­e che per questa stagione sofferta il grande traguardo resta il quartultim­o posto. E però Corvino si dia da fare per portare presto e bene a Bologna due o tre giocatori titolari da subito perché la rosa non va assolutame­nte allargata, ma semmai rimpolpata con innesti mirati per l’oggi e anche per il domani. E nessuno deve dimenticar­si che il Bologna sta in serie A quasi per grazia ricevuta e che Corvino al mercato estivo ha dovuto provveders­i di una marea di giocatori perché tanti e troppi di quelli che c’erano, l’anno passato mai in serie A sarebbero stati da corsa. E infine la nuova classifica. Ora molto più brutta (virtuale retrocessi­one e meno male che è solo virtuale), ma la classifica poi la valuteremo non prima di aprile e già sapendo che comunque per costruire una squadra da primi dieci posti occorrerà un bel po’ di tempo e soprattutt­o occorrerà il perpetuo e indefesso amore di un personaggi­o come questo Saputo che ha deciso di molto dare - almeno per ora - senza altrettant­o ricevere. Ma portiamo pazienza senza disperare e soprattutt­o senza pericolose e immotivate illusioni.

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