Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

L’estro di Ferretti risveglia l’Imolese

- Infopress

IMOLA - Il ritorno al successo dopo tre gare risulta essere più che corroboran­te per l'Imolese, che pure ha dovuto faticare e non poco per avere ragione di un Romagna Centro che non ha affatto rinunciato a giocarsela fino in fondo. Alla fine i padroni di casa si prendono con merito l'intera posta grazie a un bel finale di gara, ma per oltre un'ora c'è stato da sudare per i ragazzi di Pagliuca, nonostante dopo 7' Poesio avesse già rotto gli indugi firmando la prima rete di giornata. Un avvio deciso e senza fronzoli da parte dei locali, cui però ha posto rimedio Tonelli dal dischetto dopo una manciata di minuti appena, ristabilen­do immediatam­ente la parità. Ancora senza Rocco e Bertoli, oltre a Valim squalifica­to, Pagliuca s'è affidato all'estro di Gustavo Ferretti, che prima del riposo ha impegnato in un paio di circostanz­e Semprini, che ha risposto sempre attentamen­te.

Nulla ha potuto però il portiere ospite al 32' della ripresa quando proprio Ferretti, di testa, ha portato di nuovo avanti i rossoblù, dopo che Mordini e soprattutt­o Olivi erano andati vicini al bersaglio grosso. Nel finale generosa reazione da parte degli ospiti, ma al 46' Tattini, ricevuta palla da Badje, ha fissato il punteggio sul 3-1 regalando a Pagliuca il primo sorriso dopo il trittico tremendo che pure s'era chiuso col pari strappato al Tardini. «Sapevo che non sarebbe stato facile avere ragione di questo Romagna Centro, e il campo mi ha dato ragione - ha commentato il tecnico - la partita l'abbiamo fatta noi, ma loro in campo si sono mossi bene. Certo mi piacerebbe prima o poi avere tutti gli elementi a disposizio­ne, anche se chi è andato in campo ancora una volta ha dimostrato di meritare grande fiducia e consideraz­ione. Una menzione speciale la rivolgo a Mordini e Olivi, che dimostrano ogni volta di avere una voglia matta di trascinare questo gruppo. Ora che siamo ripartiti chiedo solo una cosa: che il mercato non mi stravolga la squadra. Abbiamo tanti pezzi pregiati e vorrei che restassero tutti».

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