Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

La Fortitudo è anche troppa

Ravenna non tiene il passo della squadra di Boniciolli. Break decisivo nel terzo quarto

- Di Damiano Montanari BOLOGNA

Vale molto di più del 6+ annunciato alla vigilia in caso di successo e ribadito da Boniciolli, la vittoria di una Fortitudo capace di domare Ra- venna (75-60) con un Daniel trascinato­re assoluto e con un break decisivo nel terzo quarto. Perchè quello contro la squadra di Martino è stato un segnale atteso di forza che ha consolidat­o le certezze di un gruppo dimostrato­si più forte della sfortuna. Che, dopo Flowers, ieri ha colpito anche Candi (lussazione a due dita) e Daniel (pesante contusione alla schiena). DIESEL. Davanti al difensore del Bologna, Oikonomou, seduto in parterre, l'Eternedile ha confermato l'approccio «da diesel» che ha fin qui mostrato al PalaDozza. Lenta la carburazio­ne del moto- re della Fortitudo, ma, quando si è scaldato, ha rombato fino a quando Carraretto e compagni hanno meritatame­nte tagliato il traguardo sperato. Segno di una squadra che ora conosce il senso più profondo del significat­o di «pazienza», che nasconde in sè il senso del patimento. Perché quella vista contro Ravenna è stata una squadra che ha saputo gestire la verve ravennate in cui Deloach, migliore dei suoi, è stato determinan­te. Dal canto suo la Fortitudo si è aggrappata all'atletismo e al potenziale straripant­e di Daniel, capace di crescere veramente partita dopo partita. E di distribuir­e finalmente il proprio score offensivo lungo tutto l'arco della gara, segno di una migliore condizione fisica, nonostante il lungo americano fosse reduce da una settimana fortemente condiziona­ta da un pesante virus intestinal­e. E allora ecco l'Aquila reagire al -5 della prima sirena con un lento riavvicina­mento (3131) e con il sorpasso decisivo firmato in un terzo quarto da incornicia­re. SOLISTI. Vince il collettivo della Fortitudo. Ma brillano i suoi solisti. Alcuni attesi, come Daniel. Altri ritrovati, come Montano. Altri ancora, confermati­si su livelli che, negli ultimi due anni, non avevamo mai visto al PalaDozza. E' il caso di Sorrentino, chirurgico nel realizzare la tripla piazzata che, a 2'30'', regala i primi punti di un esterno biancoblù nel primo quarto (13-14), e incredibil­mente costante nel fare la cosa giusta nel momento giusto: regia illuminata - e impreziosi­ta da 4 assist - scelte offensive corrette, la sensazione di avere in mano il gioco della Fortitudo. Davvero niente male nel giorno in cui Candi, condiziona­to dalla lussazione di due dita nel primo quarto, non ha certamente fornito la sua migliore prestazion­e stagionale. A differenza di Montano, atteso per tre quarti prima della decisiva esplosione negli ultimi 10'. Troppo per Ravenna, non sufficient­emente attrezzata fisicament­e per reggere l'urto di una Fortitudo sempre bella e vincente tra le mura amiche. Ed ora attesa al definitivo salto di qualità in trasferta.

Per Daniel 20 punti e 11 rimbalzi. Però adesso l’americano soffre per una pesante contusione alla schiena

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