Corriere dello Sport Stadio (Bologna)

La Cremonese sceglie Rossitto E c’è Simoni...

- Di Massimo Malfatto CREMONA

Fabio Rossitto è il nuovo allenatore della Cremonese, il 76 esimo della storia grigioross­a. Centrocamp­ista, nato ad Aviano 45 anni fa, con una carriera di tutto rispetto dove ha indossato tra l’altro la maglia di Udinese, Napoli e Fiorentina, ha giocato con grandi campioni come Bierhoff, Batistuta, Rui Costa, Toldo, Di Livio ed ha anche esordito in Nazionale. Al fianco di Rossitto in questa avventura cremonese ci sarà Luigi Simoni, 77 anni ma non li dimostra, il meno giovane nella storia del calcio italiano. «Mantengo il mio ruolo di presidente - ha detto Simoni - in più aggiungo il ruolo di Responsabi­le Tecnico della Prima Squadra: io sono agli ordini dell’allenatore, ma sarò pronto anche a dargli consigli qualora lo riterrò opportuno». DOPO L’ESONERO. Una decisione abbastanza sorprenden­te quella presa dalla società grigioross­a di scegliere un giovane con poca esperienza, dopo l’esonero di Fulvio Pea. Frattanto, la Cremonese si conferma una squadra mangia-allenatori consideran­do che Rossitto sarà il quattordic­esimo tecnico degli ultimi nove anni, era Arvedi: un record non certo invidiabil­e per la gloriosa società, che fa riflettere sul progetto tanto decantato ma che a oggi non esiste. Ieri l’ex tecnico di Triestina e Pordenone ha diretto il suo primo allenament­o e quindi si è concesso ai cronisti. Dopo le solite frasi di circostanz­a, ringraziam­enti e la fiducia accordata dalla società Rossitto non nasconde le difficoltà del momento ma ha tanta voglia di fare bene e fa capire le sue intenzioni: «Bisogna lavorare sodo, ho trovato dei ragazzi molto motivati che sanno di vivere un momento delicato: devono subito sgombrare la testa,

L’ex allenatore di Napoli e Inter è il presidente dei grigioross­i: «Sarò operativo»

avere entusiasmo, sorprender­e e divertire. Voglio una squadra che non molla mai. Dobbiamo riportare i nostri tifosi allo Zini, loro sono l’anima e noi giochiamo per far vivere delle emozioni». ESORDIO, C’E’ L’ALESSANDRI­A. Primo impegno davvero terribile, l’Alessandri­a? « Non m’interessa chi ci troviamo di fronte, noi siamo la Cremonese, dobbiamo essere più forti e non temere nessuno. Numeri, moduli ed avversari contano fino ad un certo punto, quello che conta è l’atteggiame­nto».

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