Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

Nicola trema Baroni sfiora il colpaccio

- LAPRESSE di Antonio Guido ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

SALERNO - (f.e.) Abituate ai pareggi, Salernitan­a e Perugia si dividono la posta al termine di una gara divertente e sempre in bilico. Per i campani è il 3º pari di fila, per gli umbri il 6º dall’inizio del torneo. Due protagonis­ti su tutti: il 19enne ghanese Odjer nella Salernitan­a e Lanzafame nel Perugia. Soli 29 secondi e Sciaudone se ne va in slalom, Del Prete rimedia in angolo. Gara dura. Gli um- bri invocano un rigore per l’intervento di Colombo su Lanzafame, ma Pasqua è di altro avviso (6’). Replica la Salernitan­a: Coda per Sciaudone, botta immediata e Rosati devia sulla traversa, poi Belmonte salva su Gabionetta (12’). Lanzafame vede Ardemagni e lo serve ma l’ex Carpi manda sul fondo. Franco rileva Lanzaro e 7’ e porta in vantaggio la Salernitan­a, sfruttando di testa il cross di Gabionetta. La Salernitan­a potrebbe raddoppiar­e: assist di Sciaudone per Coda che sciupa. E’ impreciso Fabinho (40’), Del Prete scheggia il palo (43’). In avvio di ripresa il Perugia pareggia: Parigini per Ardemagni, che anticipa Empereur e batte Strakosha (3’) di testa. Il Perugia domina. Lanzafame manca il raddoppio. Torrente passa al 4-2-4 e Coda impegna Rosati (31’). Coda si divora il 2-1 e Colombo salva su Drolè, Strakosha su Ardemagni, poi Volta alza la mira da pochi passi. Nel recupero Gabionetta invoca il rigore per un tocco di Drolè. Dolcetto e scherzetto. Con i denti serrati, con la lingua fuori, con la rabbia in corpo, con una buona dose di fortuna, un Bari quasi disperato riacciuffa il pari allo spasimo con il più incredibil­e degli autogol. Davvero un brutto scherzetto per il Novara che a meno di sessanta secondi dalla fine vedeva svanire la sua quarta vittoria di fila. Perché il golletto che condanna Da Costa alla capitolazi­one nasce da un cross dal fondo di De Luca che carambola sullo stinco di Faraoni terminando la sua corsa in fondo alla rete del Novara con Baroni e i suoi uomini increduli. Ma è soprattutt­o colpa di Guarna se il Bari si becca il solito cazzottone in faccia dopo soli ventuno minuti. Su quel calibratis­simo angolo dalla destra di Viola il Novara ci mette la testa, il Bari no. Guarna esce a vuoto su Galabino con Troest salta più alto di tutti e fa la sponda per Farago pronto a schiacciar­e il pallone a porta vuota. E pensare che sino all’erroraccio di Guarna, il Bari aveva dato la netta sensazione di poter comunque infilzare la seconda miglior difesa del campionato. Passato in svantaggio, la squadra di Nicola non si raccapezza­va più riprendend­o vigore negli ultimi venti minuti fallendo il pareggio con un colpo di testa Maniero e allo scadere con Di Cesare che concludeva a fil di palo. Poi quell’autogol di Faraoni piovuto dal cielo evitava al Bari un’altra clamorosa figuraccia.

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