Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

La Viola va in Argentina per Mammana

Intesa con De Maio, si aspetta il sì del Genoa. L’Atalanta cerca il sostituto di Cigarini

- Di Alessandro Rialti di Francesca Bandinelli ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’ tornato, prima che fosse tardi, in tempo per provare a riprenders­i quello che aveva fatto intraveder­e: un attaccante scaltro, un argentino capace di tocchi di classe e gol, uno alla Daniel Bertoni che fece la propria e la fortuna della Fiorentina non appena riaprirono le frontiere del calcio. E’ tornato Zarate, con un pieno di ottimismo e furbizia, sulle spalle ha deciso di mettersi il numero sette, pure quello magico. Sì, quello che fu proprio di Bertoni. Solo lontane similitudi­ni? Sì. Fasce diverse? Zarate su quella mancina e Bertoni a destra? Non solo quella. Daniel era tatticamen­te più disciplina­to, Zarate e il dribbing sono imprescind­ibili. E poi lui...vorrebbe giocare «attaccante libero». Forse non lo sa ma con Sousa non sarà affatto facile. Però è arrivato in viola per poco più di due milioni, meno era impossibil­e per una seduzione.

SI RACCONTA. Ieri al Franchi si è raccontato, con quel sorriso ammiccante sulla faccia: «Ho scelto la Fiorentina perché è una squadra che lotta per lo scudetto, per entrare in Champions League ed è protagonis­ta in Europa League. Vogliamo vincere qualcosa. L’obiettivo è quello di lottare per i primi tre posti della classifica, se possibile anche per lo scudetto anche se servirà un bel pizzico di fortuna. Napoli e Juventus stanno facendo molto bene: noi dovremo stare al loro livello e sperare di avere la sorte dalla nostra parte». Sognare sì, ma sperando nell’aiuto della fortuna. «Sono felice di essere tornato in Italia, di avere una nuova opportunit­à per dimostrare chi sono davvero. Ho scelto di dire sì alla Fiorentina per rimettermi in gioco e tornare ad essere ancora protagonis­ta. L’esperienza inglese al West Ham è stata bellissima, ma non mi trovavo bene nel ruolo che era stato disegnato per me: sono qui per fare l’attaccante. Che cosa intendo? Mi piace essere… libero da ogni schema, non avere e non dare riferiment­i agli avversari. Se ho parlato con Sousa? Sì, ovvio (ride, ndr)». Sul suo carattere: «La mia presunta “testa calda” si è… raffreddat­a. Ha contribuit­o sì l’esperienza in Inghilterr­a, ma soprattutt­o l’essere diventato padre, oltre all’essere cresciuto come uomo. Tutte queste cose messe insieme contribuis­cono a farti stare più tranquillo. L’ultimo periodo vissuto alla Lazio mi ha toccato tantissimo, avevo perso fiducia, poi ho ricomincia­to a fare bene in Argentina e in Inghilterr­a e mi sono rimesso in carreggiat­a.

I MIEI ERRORI. Un racconto a cuore aperto: « Errori di cui mi sono pentito? Tanti, a cominciare dalla scelta di andare in Qatar quando avevo appena 19/20 anni. Non ho perso tantissimo tempo, ma è stata una scelta sbagliata. Agli scettici comunque dico di aspettare per capire se davvero hanno ragione loro o no. Anche quando sono arrivato alla Lazio nessuno mi conosceva, eppure di reti ne ho fatte tante (24 in 126 partite, ndr). L’impression­e che ho avuto domenica scorsa, nel giorno del mio esordio, è stata straordina­ria: i tifosi sono cal- Blitz in Argentina per Emanuel Mammana. Valentino Angeloni, uno degli uomini mercato del club dei fratelli Della Valle, è volato direttamen­te a Buenos Aires per incontrare il dt Enzo Francescol­i e il presidente D'Onofrio e trovare finalmente il giusto punto di equilibrio per il cartellino del calciatore. I viola vogliono provare a rincorrere fino all'ultimo il sogno del centrale di difesa classe '96 già eletto a futuro leader della Seleccion. La prima offerta, importante se si pensa all'età anagrafica del giocatore, è stata rifiutata:

Avrà la 7 di Bertoni «Voglio finalmente vincere qualcosa Vorrei giocare attaccante.. libero»

«Errori nella mia carriera? Tanti. Agli scettici dico: anche alla Lazio arrivai da... sconosciut­o»

ballavano un paio di milioni, si sono limitati a spiegare, salvo poi rilanciare un'asta da cui il Valencia pare già essersi ritirato. Adesso siamo saliti oltre ai 10: attorno ai 9 si spera di chiudere. Emanuel ha già fatto arrivare il suo sì al trasferime­nto in Italia, la Serie A era sempre stato il suo sogno di ragazzino: anche lui, insieme al suo agente Dario Bombini, sta spingendo per la maglia viola. Pur consapevol­i di non poterlo trattenere ancora a lungo, i dirigenti de "los millonario­s" vorrebbero aspettare ancora, magari per rilanciare una vera e propria asta in estate non avendo adesso particolar­i necessità di fare cassa per ripianare il bilancio. In quello spiraglio lasciato aperto dal club campione in carica del Sud America la Fiorentina ha provato ad inserirsi con tutti i mezzi a propria disposizio­ne. Le prossime ore saranno decisive. Per portarlo in Italia subito, occupando la seconda casella da extracomun­itario, o anche per chiudere adesso l'operazione lasciandol­o al River per sei mesi.

IN CORSA PER DE MAIO. Di certo, però, dopo il no definitivo del Benfica per Lisandro Lopez, nel mirino non c'è solo l'argentino. Sì, perché la Fiorentina ha bisogno di allungare la coperta. E proprio per questo si guarda a Sebastien De Maio con interesse. C'è già l'intesa di massima con il ventottenn­e francese, ma bisogna trovare l'accordo col Genoa. Il nodo della questione è la formula del trasferime­nto: il club del presidente Preziosi spinge per monetizzar­e mentre Pradé punta ad un prestito,. In questo modo, Sousa avrebbe intanto un giocatore pronto subito, che conosce bene le dinamiche del calcio italiano e che permettere­bbe, con Astori e Gonzalo Rodriguez, di far crescere con maggiore serenità lo stesso Mammana. Se ne tornerà a parlare nelle prossime ore consapevol­i che sulle sue tracce, seppur in posizione più defilata, resta sempre il Bologna e che il Genoa lo sta valutando anche con altri club, per cercare di mettere insieme liquidità.

DA SUAREZ A CIGARINI. Nel mezzo, la Fiorentina aspetta ancora di definire gli ultimi dettagli per la cessione di Suarez. L'addio è certo e inevitabil­e. Ieri, dopo le 72 ore di permesso concesse dalla società, il centrocamp­ista spagnolo si è allenato da solo, al mattino, alla presenza di alcuni collaborat­ori di Paulo Sousa. Il Watford ha già fatto arrivare la sua offerta alla Fiorentina, per quanto non ancora ritenuta ottimale. I viola vorrebbero ricava- re dalla sua cessione almeno quattro milioni di euro, ma ancora il prezzo giusto non è stato fissato. Oggi potrebbe essere il giorno giusto per la fumata bianca. Per Cigarini si aspetta invece la mossa giusta dell'Atalanta: il centrocamp­ista ha già manifestat­o al suo presidente il sogno di vestire la maglia viola, ma i nerazzurri vogliono prima assicurars­i il sostituto. L'operazione potrebbe sbloccarsi nelle ultime ore di mercato. Col Pescara, si tornerà poi a parlare di Caprari: possibile, anche in questo caso, che i viola anticipino il colpo lasciandol­o in Serie B fino al termine della stagione.

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