Corriere dello Sport Stadio (Emilia)

Foschi: Il Cesena compra solo dopo aver venduto

- Di Massimo Boccucci

Rino Foschi respinge con vigore tutte le pressioni che arrivano sul mercato. Al Cesena vengono affibbiati tanti di quei giocatori (soprattutt­o un bomber), così il direttore approfitta dell'occasione per chiarire quali sono i piani bianconeri.

« Bisogna essere chiari. Si sta facendo molta confusione: per noi il mercato è chiuso. O meglio, è aperto solo se qualcuno se ne va. E' stato così per De Col ed è arrivato Fontanesi. La nostra priorità è il risanament­o della società che è cominciato ed è stato condotto fin qui con molto senso di responsabi­lità senza nascondere le cose a nessuno. Siamo partiti quest'anno per fare un discorso di categoria, siamo contenti del lavoro e della classifica. Gli incidenti di percorso ci hanno penalizzat­o e condiziona­to. Recuperand­o i giocatori saremo noi stessi». Eppure con insistenza si parla di un attaccante. «Ma quale attaccante... Anzi, uno è di troppo. Siamo coperti nel ruolo, l'ambiente ha capito che ne abbiamo in casa, ci crediamo e vogliamo farli crescere. Succi in partenza? Dipende solo da lui, è in scadenza a giugno e sa di non avere molto spazio. Io non lo caccio». E Djuric? «Djuric era sul mercato l'anno scorso e ne facevamo solo una questione di soldi. Abbiamo ceduto Defrel, poi c'è stata la vicenda Sensi e dunque non è sul mercato». Mazzotta è in uscita. «Ha qualche proposta e da noi deve giocarsi il posto con Renzetti. Sono due elementi interessan­ti e validi, lui gioca meno e dunque rientra nei discorsi di gennaio quando si guarda soprattutt­o a chi trova poco spazio o ha avuto problemi di inseriment­o. Il mercato aperto fa più danni che favori, la penso così da sempre. Noi coi tre portieri abbiamo 27 giocatori e ci interessa averli tutti a disposizio­ne».

Il ritorno al successo contro l'Entella ha restituito fiducia. «Ci tenevamo a reagire e a riprendere la strada dopo Brescia, pur tra le difficoltà per le tante assenze. Sapevamo che c'era da soffrire e la reazione c'è stata. La classifica ci soddisfa, sul campo i punti sono 35 e ce ne manca qualcuno. Siamo in media con una squadra giovane, avendo seminato per i play off e non per i primi due posti».

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