Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
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MARCATORE: 10’ pt Dzemaili ARBITRO: Tagliavento di Terni 6. Arbitri darea: Russo e Maresca. Guardalinee: Preti e Ranghetti. Quarto uomo: Alassio. ESPULSO: Romagnoli (M) al 42’pt per doppiaammonizione.AMMONITI:11’ptBonaventura(M),11’stCalabria(M)13’st Pavoletti (G) 16’st De Maio (G), 22’st Dzemaili (G) 37’st Luis Adriano (M) 44’st Burdisso (G), 46’st Bertolacci (M). NOTE: paganti 3.644 (incasso 111.901 euro), abbonati 17.650 (quota 149.865 euro). Angoli: 7-4 per il Genoa. Rec.: 2’ pt; 4’ st. Sicuramente Antonio Conte non ha tratto importanti e conforanti indicazioni dai milanisti che ha ammirato, si fa per dire, ieri a Marassi contro il Genoa. Il ct azzurro, scortato come al solito dal prezioso e onnipresente (sabato sera era a Napoli) Lele Oriali, non si è certo divertito ad ammirare Balotelli&Co. all’opera. L’allegra (in tutti i sensi...) brigata rossonera ha rimediato la terza sconfitta in campionato (dopo quelle contro Fiorentina e Inter) perdendo ancora terreno nella lenta e discontinua rincorsa verso un posto sul podio finale di questo campionato.
MEDIOCRITA’. Calabria, Romagnoli, De Sciglio, Montolivo, Bertolacci, Bonaventura, Balotelli: tranne Super
Mario, anche se con molte riserve, nessuno fra azzurri e azzurrabili ha meritato ieri la sufficienza contro un Genoa giunto alla sesta giornata già tramortito da 3 sconfitte consecutive. Il Professor Gasperini ha dato lezione di calcio pur dovendo fare a meno di almeno
Blerim Dzemaili, 29 anni, lo scorso anno ha giocato in Turchia con il Galatasaray: suo il gol dopo dieci minuti
5 titolari, sapendo che aveva a disposizione un solo risultato, la vittoria, per riprendere quota da subito. Mihajlovic cercava il trittico vincente per piazzarsi in pianta stabile a ridosso delle prime della classe. La sfida di domenica a San Siro contro il Napoli ha già
l’identikit di un esame che non può essere fallito.
REGALO. Quindi niente regalo per Silvio Berlusconi che domani festeggerà 79 anni. Nel peggiore dei modi, calcisticamente parlando, perché i 90 milioni investiti nel mercato estivo non stanno
rendendo al meglio. La zona Champions League appare ancora lontana e difficilmente raggiungibile alla media di 1,5 punti a partita, incassando 1,5 gol ogni 90'. Numeri impietosi che non possono tranquillizzare lo spavaldo Mihajlovic che scopre sempre nuovi
difetti alla sua squadra che lui stesso ormai gestisce e amministra da quasi 3 mesi, avendo carta bianca e ampio potere decisionale in campo e fuori.
SCELTE.
VITTORIE CONSECUTIVE
Il Genoa ha vinto le ultime tre sfide di campionato con il Milan: era dal 1931 che i liguri non battevano i rossoneri per tre volte di fila in Serie A. Per Blerim Dzemaili invece è il primo gol su punizione diretta nel nostro campionato poi messo ko da Romagnoli a metà campo) mentre l’esperimento-bis (la prima versione si era vista all’opera nel secondo tempo contro l’Empoli) di Bonaventura trequartista è stata completamente fallimentare.
CATTIVERIA. Mihajlovic si è lamentato, a fine gara, che i suoi calciatori non sono stati abbastanza cattivi. Ma prima di fare appello a esasperate doti caratteriali, bisognerebbe avere un’idea meno approssimativa di quello che deve essere il gioco di una squadra. Il campo di calcio non è un ring e non c’è bisogno di menare le mani. Basta avere poche idee, ma chiare. Mihajlovic ha accusato il suo Milan di regalare un tempo a partita all’avversario. Non è poco, a maggior ragione se in panchina c’è un allenatore esperto che sa quello che vuole e come ottenerlo.
GENOA CHIAVE TATTICA
L’ERRORE