Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Geldenhuys onesto «C’è un’intera generazione che deve fare il salto di qualità»
ad una decisione (corretta) del TMO dal crollare con il Canada.
La differenza sta, certo, nel talento e nella profondità della scuola gallese, ma anche nella mancanza di carattere e personalità di parte della squadra azzurra. Il guaio, come dice Geldenhuys, è che una generazione di leader sta passando il testimone e fatica a trovare chi lo raccolga. E' bastato far entrare Mauro Bergamasco (7 placcaggi in 22') per registrare una scossa. E non è solo una questione d'età: Carlo Canna, 23 anni, ha sostituito all'apertura per pochi minuti un discreto Allan, colpito alla testa, ha piazzato due deliziosi calcetti di spostamento e sfiorato una meta con una bella azione personale. Mentre un "federale" denuncia: «Ci sono ragazzi che escono dall'Accademia con il fuoco dentro e che poi ritroviamo due o tre anni dopo in Nazionale caratterialmente spenti». A conferma che qualche piano della piramide scricchiola.
Ora Brunel, esterrefatto come tutti per la controprova della squadra a Leeds («Personalità? I giocatori che erano in campo contro il Canada dovrebbero averla») dovrà costruire la squadra più sul carattere che sui nomi. Anche a costo di scelte dolorose. Perché «se giochi così contro l'Irlanda domenica, perdi e pure di tanto». E non l'ha detto solo lui.