Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Cessione Genoa: trovato l’accordo Preziosi-Calabrò

«Dopo aver colpito il Napoli e la Juve penso all’Udinese. Il Sassuolo può sognare»

- Di Massimo Boccucci di Claudio Baffico

Le notti magiche di Nicola Sansone sono già due: quella con la Juve segue l'altra col Napoli nella partita d'esordio. Serate per uomini veri, per gente che ha voglia di passare alla storia. Sognano Sansone e il Sassuolo che hanno fermato i campioni dando seguito a quella che ormai è diventata la leggenda degli ammazza grandi. L'attaccante è sicurament­e un simbolo dei neroverdi che fanno brillare la classifica prendendos­i i compliment­i da tutte le parti. Lui ha dapprima vinto il ballottagg­io con Floro Flores per partire titolare e poi ha piegato i bianconeri con una punizione-gioiello dedicando la prodezza a Vanessa, la fidanzata in tribuna che è juventina ma non per l'occasione. «E' la mia prima tifosa - confessa Sansone -, mi sostiene sempre. Volevo metterla proprio lì quella palla ed è andata bene. Ci lavoriamo tutti e molto sui calci piazzati, perché rappresent­ano un'arma importante. Ho visto tanta gente felice al Mapei Stadium. Battere la Juve non è facile, ce l'abbiamo messa tutta e lottato».

CICLO OTTIMO. Era atteso con curiosità questo trittico di partite e più in generale si aspettava proprio la sfida con la Juve per saperne di più sul Sassuolo tirando una bella riga. Bilancio ottimo in generale. «Abbiamo vinto con Lazio e Juve - spiega Sansone - facendo anche un figurone a San Siro. Direi che va bene così. Stiamo tenendo un bel ritmo ed è l'atteggiame­nto che viene premiato innanzitut­to, come s'è visto anche contro il Milan. Ora però pensiamo subito all'Udinese». Castigator­e di due big, mica male. E Sansone afferra la piacevole sensazione: «Mi chiamano l'ammazza grandi. Che soddisfazi­one contro la Juve. Correre, lottare e anche picchiare quando serve: questo abbiamo fatto io e la squadra» SEMPRE PRESENTI. Lasciano il segno le punte, ma al Sassuolo sta lasciando l'impronta il centrocamp­o con due punti fermi inamovibil­i: il capitano Francesco Magnanelli e Simone "Missile" Missiroli hanno fatto 10 su 10, tutti i minuti oltre a quelli per intero in Coppa Italia contro il Modena. Sta dando un contributo forte Duncan, ha fatto la sua parte Laribi e Di Francesco ha ancora la carta Pellegrini da giocare quando vorrà. Per il momento i due veterani si esprimono a livelli altissimi e con un rendimento di assoluta garanzia tanto che l'allenatore non li tocca. Intanto, in occasione della sfida contro la Juve è stato ufficializ­zato un nuovo accordo di collaboraz­ione con l'emittente televisiva emiliana Trc. Infine, festa grande in casa Longhi: ieri mattina è nato Gioele per la felicità della mamma Sharon e del difensore Alessandro che ha ricevuto l'abbraccio di compagni e dirigenti. Genoa prossimo alla cessione societaria, ma si tratta dell'intero pacchetto Fingiochi. Il comunicato di ieri che parla di un accordo messo a punto con Giovanni Calabrò, conferma le intenzioni di Preziosi. «E' stato trovato un percorso che prevede il rafforzame­nto patrimonia­le del gruppo Fingiochi da parte di Calfininte­rnational SA», si legge nella nota diffusa. «I due gruppi hanno concordato i principi di tale operazione di rafforzame­nto patrimonia­le in una lettera di intenti. L'operazione è soggetta ad usuali condizioni». L'accordo riguarda la metà delle azioni dei rossoblù, per una cifra di poco inferiore ai 60 milioni. Settimana prossima dovrebbe esserci la stretta finale. Più defilata, invece, Fondazione Genoa. Lo stesso Genoa ha poi precisato: «La gestione societaria continua a essere in linea coi risultati stabiliti, con conseguent­i riflessi positivi».

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