Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Apolloni: Alla fine noi troppo stanchi

- Di Roberto Barbacci CORREGGIO r.bar./infopress

Imbattuto, ma eliminato. Il primo dispiacere della stagione arriva in Coppa: il Parma si ferma a Correggio, complici gli errori dagli undici metri che hanno vanificato una prova di sostanza, pur se non impeccabil­e. Fanno festa i biancoross­i, più precisi dal dischetto e debitori di più di un favore a Chiriac, protagonis­ta assoluto grazie alle parate sulle conclusion­i di Melandri e Vignali. Sul rigore calciato alle stelle da Benassi sono scesi i titoli di coda, con i locali felici e contenti e tutto sommato avanti con merito.

L’ampio turnover varato in avvio da Apolloni ha intaccato solo in parte le velleità dei

Il tiro di Andrea Vignali parato da Chiriac

Da ieri sera Luigi Apolloni ha un pensiero in più col quale dover fare i conti: trovare il modo per gestire (e non sarà semplice) tanti giocatori con meno impegni rispetto a quanto preventiva­to. «Dispiace uscire così, ma onestament­e mi ritengo abbastanza soddisfatt­o delle risposte che ho ricevuto dalla squadra», spiega il tecnico dei ducali. «La squadra ha lottato, chi è andato in campo s'è fatto trovare pronto. Il risultato non premia i nostri sforzi, ma ai rigori si può vincere, come perdere. Mi rammarica il fatto di sapere che non ci sarà più l'opportunit­à di concedere minuti e spazio a chi in campionato è destinato a torvarne di meno. Ci tenevamo tutti alla Coppa, per me era un obiettivo di prestigio e di assoluta rilevanza, ma è andata così e adesso bisogna solo rimettere la testa sul campionato, senza fare drammi e accettando il verdetto del campo».

PICCOLI DIFETTI. Tra le cause dell'eliminazio­ne, Apolloni annovera anche la difficoltà legata a un po' di stanchezza nell'ultima parte di gara. «Eravamo un po' stanchi, ma in fondo questa partita è servita anche per mettere qualche elemento in condizione di poter rendere nelle prossime gare. In alcune fasi siamo stati un po' leziosi e questo ci ha complicato la vita. Dovremo cercare di non ripetere certi errori e farne tesoro». Sui singoli: «Fall è un ottimo portiere, deve crescere perché ha poca esperienza, ma tra i pali sa il fatto suo. Musetti non è al top, ma aveva bisogno di giocare e credo che il suo l'abbia fatto». Sui prossimi impegni: «Onestament­e mi rammarica il fatto di non essere riusciti ad avanzare, ma non ci saranno ripercussi­oni nella gestione della rosa. Siamo in tanti e lo sappiamo: con la società decideremo come muoverci nelle prossime settimane».

DEBUTTO AMARO. Per Alessio Agrifogli il debutto in maglia gialloblù ha coinciso con il primo dispiacere stagionale. «Restiamo imbattuti, perché in fondo è come se avessimo pareggiato, ma dispiace uscire dalla Coppa. Se sono preoccupat­o? Quando non giochi quasi mai è naturale esserlo. La Coppa per me era una vetrina importante, ora spero solo che il mister possa darmi qualche chance anche in campionato. Erano 5 mesi che non giocavo una gara ufficiale, ma voglio mettermi tutta la vicenda del tesseramen­to alle spalle. È bello indossare questa maglia e mi piacerebbe farci l'abitudine». Pensiero condiviso da Matteo Guazzo: «Peccato perché dopo un bel primo tempo credo che avremmo meritato di andare avanti. Se solo la mia punizione fosse entrata? personalme­nte mi sento bene e col mister non c'è alcun problema. Non sono titolare? L'importante è farsi trovare pronti. Ho sposato un progetto del quale mi sento parte integrante, il resto poco m'interessa».

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