Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Squadra in campo, Totti sta meglio

- Rob.mai.

PASSERÀ. Glorie mai dimenticat­e, un passato di rispetto reciproco, attraverse­rei il fuoco per stare con te. Gli striscioni portavano scritta addosso la melassa della quale ogni autentica passione calcistica non può fare a meno. Radja Nainggolan filmava la Curva Sud in movimento ondeggiant­e, le bandiere spianate, e postava in rete con il commento: «Ci manca troppo». Con lui sono venuti a rivederla De Rossi, De Sanctis, Florenzi, Totti e la moglie Ilary, i figli e i nipoti del capitano in posa davanti al pubblico. Ma senza telefono brandito per il selfie, sarebbe stato un lampo di humour troppo adulto.

E Antonello Venditti, e Rosella Sensi accompagna­ta da qualche fischio - talvolta gli impulsi dei tifosi sono senza causa - e chiunque volesse esserci per questa riunione talmente informale da non avere neppure bisogno di arbitri per dirigere il traffico in campo. Era una festa, in mezzo a una sfilata di partite che sembrano sale d’attesa, grigie e silenziose. Prima o poi anche questo passerà, non un giorno troppo presto.

In campo andavano gli ex storici del club, in tribuna Totti e gli altri della squadra attuale

Ricomincia­mo, urlerebber­o i tifosi sulle note di Adriano Pappalardo. E loro, i giocatori della Roma, hanno ricomincia­to davvero. E’ tornata la normalità a Trigoria, tra riunioni e allenament­i, massaggi e palestra. Non è ancora tempo di festeggiar­e la fine della tempesta, anche se il sole romano ieri rendeva più gradevole il lavoro di equipe, ma è l’indizio di una ricerca: da Sabatini a Garcia, da Totti a Dzeko, c’è fretta di dimenticar­e i malumori e le incertezze degli ultimi 40 giorni e di lanciarsi con gli stimoli giusti nel 2016.

IMPEGNO. Totti, ecco. Fermo dal 26 settembre, ieri ha fatto finalmente un ottimo allenament­o, calciando il pallone, muovendosi con disinvoltu­ra. Sta meglio di quanto la Roma sperasse. Avrà bisogno di un’attenta gestione e di una preparazio­ne atletica adeguata. Ma a questo punto può sperare di giocare contro il Milan, il 9 gennaio, sfruttando quasi due settimane di fatica a pieno regime per un recupero definitivo.

LE MOSSE. In vista del Chievo invece Garcia sta ragionando su un tridente veloce. Ma potrà testarlo da oggi, quando il gruppo sarà al completo con il rientro degli africani e dei brasiliani: Gervinho e Salah, ritemprati dal riposo, saranno la risorsa principale da calare sull’erba del Bentegodi, sperando che il campo non venga rovinato dal freddo. Gervinho peraltro dovrebbe giocare centravant­i, al posto dello squalifica­to Dzeko, in un 4-2-3-1 simile a quello che ha funzionato a Palermo a ottobre: Florenzi largo a destra, Salah sul lato opposto, Iago Falque trequartis­ta con una diga di centrocamp­o composta da De Rossi e Keita (o Vainqueur). Eh già, perché vanno sostituiti pure gli altri sospesi della Befana: Pjanic e Nainggolan, mica due qualunque.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy