Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
INNERHOFER UNA FOLLIA DA CAMPIONE
Centra una porta, il telo e un palo gli rimangono attaccati e lui conclude la gara (4°) a 140 km/h!
Chiamatelo SuperInner. Se già per fare discesa libera ci vuole una bella quantità di pazzia, per improvvisare uno show come quello inscenato ieri dal trentunenne altoatesino il dosaggio aumenta vertiginosamente.
A furor di popolo è Christof Innerhofer il vincitore morale della gara di Santa Caterina Valfurva, perché quello che è stato capace di fare nella sua folle picchiata sulla “Deborah Compagnoni” ha davvero dell'incredibile e rimarrà impresso nelle menti degli appassionati più della classifica finale.
NUMERO. Sul tracciato valtellinese che l'aveva visto andare fortissimo nelle prove, il fuoriclasse azzurro si è inventato un numero da funambolo degno soltanto del miglior Bode Miller. Dopo aver pennellato le curve più tecniche nella parte alta, poco prima di metà gara, Innerhofer è andato un po' lungo di linea, riuscendo a rimanere in corsa per un soffio, ma allo stesso tempo centrando in pieno una porta. Il violento impatto gli spostava la maschera dal viso, con il telo ed uno dei due pali che rimanevano agganciati ad essa e diventavano una fastidiosa zavorra da portare a spasso.
«Per una frazione di secondo ho pensato: "Mi fermo o non mi fermo?". Poi sono riuscito a sistemarmi la maschera perché altrimenti non vedevo più niente e così ho deciso di continuare a tutti i costi», racconta l'impavido Innerhofer dopo aver affrontato il salto del Gallo quasi al buio. Il tutto mentre sfrec- ciava a oltre 140 km/h con alle spalle il palo che continuava a sbattere a destra e sinistra e strisciava nella neve. Un po’ come se avesse il freno a mano tirato, con l'ulteriore rischio che potesse piantarsi nel terreno da un momento all'altro e trasformarsi in un'arma pericolosa.
L’episodio L’impatto molto violento gli ha spostato anche la maschera