Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Seconda vita rossonera: ci prova il Boa

Boateng ok fino a giugno Ma la storia è... contraria

- Fur.fed.

- Il deja vous va sempre più di moda a Milanello. In questa stagione si registrerà addirittur­a una clamorosa... doppietta. Dopo il «bis» concesso ad agosto da Balotelli dopo appena un anno di esilio a Liverpool, ecco che da lunedì sarà ufficiale anche quello di Prince Boateng che ha resistito solo 2 stagioni nella Bundesliga vestendo la maglia dello Schalke 04. Il Boa si è presentato nel migliore dei modi, con grande umiltà a Milanello chiedendo e ottenendo di potersi allenare fin allo scorso primo ottobre con il gruppo guidato da Mihajlovic. Il suo obiettivo, non dichiarato ma sicurament­e motivato, era quello di riconquist­are il Milan e, soprattutt­o Milano, per amore della sua compagna Melissa Satta.

RITORNI. Ma, come dimostra almeno finora quello di Balotelli (solo 4 presenze con 1 gol), i ritorni a Milanello durante l’epopea berlusconi­ana non sono mai stati molto positivi. A partire dal doppio «bis» (sulla tratta MilanSampd­oria) concesso da Gullit durante il quinquenni­o di Capello nella prima metà degli Anni ‘90. Non sono stati fortunati nemmeno Schevchenk­o e Kakà che, pur vestendo la maglia del Milan, avevano conquistat­o a suon di gol e di trionfi nella loro prima... e Fabio Capello. Il Profeta di Fusignano è subentato dopo appena 10 giornate a Tabarez nella stagione 1996-97 ma ha fallito tutto gli obiettivi, prima fra tutti la Champions League, terminando all’undicesimo posto in campionato. Don Fabio, subentrato a Sacchi nella stagione successiva, non è stato certo più fortunato: decimo posto per lui e Coppa italia sfumata nella doppia finale contro la Lazio.

Da Gullit a Sheva e Kakà: tanti i flop E anche in panchina i bis Sacchi e Capello sono stati passi falsi

GARANZIA. Ma il Boa-bis appare sicurament­e certificat­o, almeno sulla carta, dalle referenze garantite dal presidente Berlusconi e da Mihajlovic. Entrambi hanno dato il loro benestare per il tesseramen­to del ghanese che il numero uno rossonero vorrebbe veder giocare addirittur­a da centravant­i. Anche se Mihajlovic, proprio nella partitella di fine allenameno che ha chiuso il 2015 giovedì a Milanello, ha provato Boateng nel 4-4-2 come esterno. Comunque fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio: il Boa-bis ha già una scadenza, addirittur­a ravvicinat­a, imminente. Entro il 30 giugno dovrà dare il meglio di sè, in un Milan che ancora adesso è alla ricerca di un’identità ben precisa.

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Kevin Prince Boateng, 28 anni

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