Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Pescara, il futuro di Cocco resta un rebus

L’attaccante vorrebbe giocare di più e soffre il dualismo con il bomber Lapadula

- Di Giancarlo Febbo

Sarà il caso del mercato. Non solo per il Pescara, ma per tutta la serie B. Perché, si sa, nella finestra di riparazion­e quelli maggiormen­te attenziona­ti sono gli attaccanti. E Andrea Cocco ha un pedigree niente male. Senza andare troppo indietro nel tempo, è l'ultimo capocannon­iere della categoria. L'anno scorso realizzò 20 gol con il Vicenza di Pasquale Marino. E’ la stessa squadra che in estate lo ha venduto a Sebastiani per oltre 700mila euro e che ora lo rivorrebbe, magari in prestito gratuito. I dirigenti del Pescara nicchiano, quindi niente illusioni. Sembra di sentirlo il presidente rivolto a Cocco. «Per me devi restare, ma se proprio vuoi andare via, trovati una squadra che paghi!». Discorso immaginari­o, per carità, eppure la sostanza non è molto diversa. Ma la domanda è: davvero Cocco vuole andarsene? In verità no, anzi a lui piacerebbe riprenders­i di slancio, però è un po' intristito e forse il carattere introverso non lo aiuta, nonostante sia apprezzato da tecnico, compagni e pubblico.

Infatti, tutte le sue prestazion­i sono state sufficient­i, non si è mai tirato indietro, spesso ha peccato di ... altruismo mandando in gol gli altri del reparto, assistenzi­alismo al contrario. Il fatto è che non ha segnato neppure un gol e per un bomber di razza questo può diventare un peso insopporta­bile. Il tecnico Oddo un certo spazio glielo concede sempre, tuttavia ad inizio stagione era un titolare, mentre adesso quando figura nell'undici base è quasi una sorpresa. Insomma, per farla breve, il terreno non è fertilissi­mo. Nell'ultima gara dell'anno, a Latina, ha giocato discretame­nte bene, poi è stato sostituito a mezz'ora dalla fine e qualche tivvù impicciona gli ha strappato un labiale emblematic­o: «possibile che sia sempre colpa mia?». In realtà non era colpa sua, solo che subito dopo il cambio il Pescara ha segnato e ottenuto la quarta vittoria consecutiv­a. Chissà, probabilme­nte sarebbe accaduto lo stesso con Andrea in campo, ma non c'è controprov­a. La situazione del Pescara non è facile. Ha in organico il vecchio (Cocco, appunto) e l'attuale capocannon­iere, Lapadula, potenzialm­ente una coppia esplosiva e neppure antitetica. I due possono coesistere, non sono opposti. Tuttavia la stagione di Cocco, numericame­nte sottotracc­ia, ha creato qualche perplessit­à, riferibile al modulo senza ali (quindi con pochi cross) che non lo agevola. Il Pescara sta volando e il suo gioco è considerat­o uno dei migliori, quindi è il giocatore che deve adattarsi e non viceversa. Cocco non sarà esattament­e complement­are a Lapadula, ma insieme a lui offre un vasto assortimen­to offensivo. Quindi, se davvero la compagine abruzzese vuole puntare alla serie A non può prescinder­e da lui. Però Cocco è triste e preferireb­be giocare con continuità. Come andrà a finire? Lo sapremo presto.

L’allenatore Oddo lo apprezza molto ma partito titolare ad inizio stagione ora non lo è più

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LAPRESSE Andrea Cocco, 29 anni, del Pescara

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