Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
ALLEGRI «Juve, voglio incoscienza»
«Tutto il buono fatto in due mesi e mezzo non ci faccia perdere la spensieratezza E trasformiamo l’entusiasmo in equilibrio»
Una Juve «più incosciente» per l'assalto a scudetto, coppa Italia e Champions League. La chiede Massimiliano Allegri, dopo la cavalcata delle undici vittorie consecutive in campionato. L'entusiasmo è tornato palpabile nell'ambiente bianconero, i tifosi sono gasati per la grande rimonta e hanno ricominciato a sognare in grande. Il tecnico però è troppo scafato per lasciarsi ingolosire dagli elogi e, tenendo particolarmente all'aspetto psicologico nella gestione del gruppo, indica la rotta prima di andare ad affrontare l'Inter nella semifinale di andata di coppa Italia. « La squadra viene da due mesi e mezzo importanti, ha lavorato bene e i ragazzi stanno più o meno tutti bene - sottolinea - In questo momento, però, la cosa più difficile da fare, e bisogna farla, è di non pensare a quello che è stato fatto, ma pensare a essere più incoscienti. Perché venendo da undici vittorie di fila in campionato, più due in Coppa Italia, tutto quello che si legge sui giornali e si sente in televisione può creare non dico pressione, ma un po' di pensieri. Invece ora bisogna essere incoscienti e pensare partita dopo partita. Alla semifina- le di coppa Italia, che è il primo obiettivo, poi al Chievo, senza stare a pensare al Genoa, al Frosinone e a quanti punti arriveremo dal Napoli. Non dobbiamo guardare a quanto è stato fatto, ma pensare a quello che dovremo fare».
SPENSIERATI - Il discorso vale do però il Napoli in campionato sta facendo meglio». Tra gli emergenti del gruppo c'è Morata, a digiuno di gol da 19 partite e in cerca della svolta proprio stasera contro i nerazzurri. «Se ha troppi pensieri se li deve togliere dalla testa perché è giovane - afferma Allegri - Alvaro deve essere spensierato, incosciente. Ma domenica contro la Roma ha fatto bene, non era facile entrare negli ultimi dieci minuti e invece ha giocato bene tecnicamente. Sono contento, gli manca soltanto il gol: con la Lazio ci è andato vicino e con l'Inter sarà della partita». AVVERSARIA RABBIOSA. Per Morata sarà un'occasione significativa in una partita mai banale. «Mi aspetto un'Inter rabbiosa che vorrà centrare la finale, come noi - ragiona Max - Una squadra che avrà voglia di offrire una prestazione importante, visto che arriva da un pareggio in casa con il Carpi, ma che non è assolutamente in difficoltà. Anche perché le qualità di una squadra non si perdono in due settimane. L'Inter è ancora in lotta per lo scudetto, visto che ci sono 17 partite da giocare e 51 punti a disposizione». Juve-Inter si interseca anche con il mercato: i bianconeri non hanno particolari necessità di acquisti, i nerazzurri si stanno muovendo per migliorare il gruppo. Un vantaggio per i campioni d'Italia? « Il vantaggio è che la nostra rosa è molto competitiva - risponde Allegri - e, ripeto, andare a inserire un giocatore che aumenta solo di numero la rosa ma non la migliora qualitativamente non ha senso. Per migliorarla serve un giocatore di grandissime qualità, di livello europeo, che al mercato di gennaio è difficile da trovare, anche se la società sta monitorando. Le concorrenti avranno valutato le loro situazioni e decideranno se prendere i giocatori che gli serviranno».
«Mi aspetto un’Inter rabbiosa Morata? Se ha troppi pensieri se li tolga dalla testa»