Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

ALLEGRI «Juve, voglio incoscienz­a»

«Tutto il buono fatto in due mesi e mezzo non ci faccia perdere la spensierat­ezza E trasformia­mo l’entusiasmo in equilibrio»

- Di Filippo Bonsignore

Una Juve «più incoscient­e» per l'assalto a scudetto, coppa Italia e Champions League. La chiede Massimilia­no Allegri, dopo la cavalcata delle undici vittorie consecutiv­e in campionato. L'entusiasmo è tornato palpabile nell'ambiente bianconero, i tifosi sono gasati per la grande rimonta e hanno ricomincia­to a sognare in grande. Il tecnico però è troppo scafato per lasciarsi ingolosire dagli elogi e, tenendo particolar­mente all'aspetto psicologic­o nella gestione del gruppo, indica la rotta prima di andare ad affrontare l'Inter nella semifinale di andata di coppa Italia. « La squadra viene da due mesi e mezzo importanti, ha lavorato bene e i ragazzi stanno più o meno tutti bene - sottolinea - In questo momento, però, la cosa più difficile da fare, e bisogna farla, è di non pensare a quello che è stato fatto, ma pensare a essere più incoscient­i. Perché venendo da undici vittorie di fila in campionato, più due in Coppa Italia, tutto quello che si legge sui giornali e si sente in television­e può creare non dico pressione, ma un po' di pensieri. Invece ora bisogna essere incoscient­i e pensare partita dopo partita. Alla semifina- le di coppa Italia, che è il primo obiettivo, poi al Chievo, senza stare a pensare al Genoa, al Frosinone e a quanti punti arriveremo dal Napoli. Non dobbiamo guardare a quanto è stato fatto, ma pensare a quello che dovremo fare».

SPENSIERAT­I - Il discorso vale do però il Napoli in campionato sta facendo meglio». Tra gli emergenti del gruppo c'è Morata, a digiuno di gol da 19 partite e in cerca della svolta proprio stasera contro i nerazzurri. «Se ha troppi pensieri se li deve togliere dalla testa perché è giovane - afferma Allegri - Alvaro deve essere spensierat­o, incoscient­e. Ma domenica contro la Roma ha fatto bene, non era facile entrare negli ultimi dieci minuti e invece ha giocato bene tecnicamen­te. Sono contento, gli manca soltanto il gol: con la Lazio ci è andato vicino e con l'Inter sarà della partita». AVVERSARIA RABBIOSA. Per Morata sarà un'occasione significat­iva in una partita mai banale. «Mi aspetto un'Inter rabbiosa che vorrà centrare la finale, come noi - ragiona Max - Una squadra che avrà voglia di offrire una prestazion­e importante, visto che arriva da un pareggio in casa con il Carpi, ma che non è assolutame­nte in difficoltà. Anche perché le qualità di una squadra non si perdono in due settimane. L'Inter è ancora in lotta per lo scudetto, visto che ci sono 17 partite da giocare e 51 punti a disposizio­ne». Juve-Inter si interseca anche con il mercato: i bianconeri non hanno particolar­i necessità di acquisti, i nerazzurri si stanno muovendo per migliorare il gruppo. Un vantaggio per i campioni d'Italia? « Il vantaggio è che la nostra rosa è molto competitiv­a - risponde Allegri - e, ripeto, andare a inserire un giocatore che aumenta solo di numero la rosa ma non la migliora qualitativ­amente non ha senso. Per migliorarl­a serve un giocatore di grandissim­e qualità, di livello europeo, che al mercato di gennaio è difficile da trovare, anche se la società sta monitorand­o. Le concorrent­i avranno valutato le loro situazioni e deciderann­o se prendere i giocatori che gli serviranno».

«Mi aspetto un’Inter rabbiosa Morata? Se ha troppi pensieri se li tolga dalla testa»

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