Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Domani in regalo il giornale sulla B

Come in ogni turno di campionato un inserto per voi con le interviste e tutte le formazioni

- Di Stefano Ferrari

Nostalgia canaglia. Lo scorso anno aveva segnato venti dei trentasett­e gol con i quali il Modena aveva chiuso la stagione in serie B all'ultimo posto utile per evitare di retroceder­e, ed aveva segnato pure la rete decisiva del ritorno dei playout, contro l'Entella. Pablo Granoche (e chi sennò?) su 67 gare giocate con la maglia gialla e blu di reti ne ha messe a segno ben 35, qualcosa di più di una ogni due partite. Una media mostruosa che ha fatto del "Diablo" un idolo per la gente di Modena ma soprattutt­o lo ha reso un terminale offensivo indispensa­bile per qualsiasi allenatore ed in qualsivogl­ia modulo. Granoche, centravant­i e capitano del Modena dell'era Crespo, si è però infortunat­o lo scorso 22 settembre a Cesena, dove peraltro nel recente passato ha vissuto una stagione non certo esaltante della sua carriera, uno stiramento di quelli tosti che per il momento lo sta tenendo ai margini della contesa. Ma il Modena ha bisogno presto del suo attaccante principe che poi, grazie anche alle reti messe a segno in Emilia, è diventato nella passata stagione il più prolifico bomber straniero nella centenaria storia della serie B, con 74 reti segnate in una decina di anni di "frequentaz­ione". Hernan Crespo e tutto lo staff lo stanno attendendo con trepidazio­ne, quasi contano i giorni del suo rientro, al Modena. Nelle sei partite disputate senza il suo contributo, il Modena ha segnato altrettant­e reti: due Stanco e Mazzarani, una Galloppa, una Belingheri, ed ha raccolto otto punti, per un totale di undici in classifica, appena un punticino sopra la zona pericolo vero. Bastano questi pochi dati per comprender­e quanto possa essere importante Granoche nell'economia del gioco e dei risultati della squadra gialloblu. Ma il suo ritorno non sarà immediato: di sicuro, il numero 32 salterà anche le prossime due trasferte, quella di domani a Como e quella di sette giorni più tardi a Cagliari, due partite che definire "insidiose" è dir nulla e nelle quali la sua esperienza e la sua capacità di costituire un faro in attacco sarebbero potute risultare decisive. Ma non sarà così: Granoche non ha ancora preso confidenza con il pallone, non si sta allenando con i compagni, Crespo non lo potrà convocare né per la trasferta su quel ramo del lago di Como, né in Sardegna. L'ipotesi più vicina alla realtà è quella di rivederlo in campo domenica 15 novembre quando Cionek e soci affrontera­nno al "Braglia" la Pro Vercelli, vero e proprio scontro-salvezza, in un match nel quale i punti varranno davvero doppio. Prima di allora, il centravant­i di Montevideo dovrà restare a guardare ed il Modena puntare su quel che è rimasto nella disponibil­ità di Crespo.

LA SITUAZIONE. Superato lo spavento per Belingheri, che contro il Cesena era uscito anzitempo ma le cui condizioni non destano preoccupaz­ione, restano altre gravi assenze per i gialloblu, da Mazzarani a Bentivogli­o, a Osuji che non si mai visto finora e non è dato sapere quando lo potremo vedere in campo, fino all'utilizzo a mezzo servizio di Galloppa che sinora ha giocato pochissimo per acciacchi vari e la cui capacità di essere al posto giusto nel momento giusto manca tantissimo a questa squadra.

Il capitano salterà anche Como e Cagliari. Tornerà in campo contro la Pro Vercelli

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L’attaccante uruguaiano Pablo Granoche, 32 anni

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