Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
DE LAURENTIIS «E’ stata mia l’idea di passare al 4-3-3»
«Dissi al ds Giuntoli di convincere Sarri a cambiare modulo»
Lui, il tridente e il trequartista: ovvero, storie di un cambio tattico. «All'inizio non ho detto nulla, ma poi chiesi di convincere Sarri a passare al 4-3-3». Aurelio De Laurentiis è in vena di retroscena: tattici e non solo. «Non vorrei punirli, ma credo che Insigne e Mertens saranno multati».
E allora, servizio completo: dal passato al futuro, attraverso un presente fatto di sogni, vittorie e piccoli casi. Tipo le reazioni polemiche dei due attaccanti con il Palermo, in occasione della sostituzione e del gol: il presidente non risparmia nulla, ai microfoni di Radio 24. «Mi fa piacere che Insigne e Mertens si siano scaldati, dimostrano attaccamento alla maglia e grande voglia di giocare sempre». Perdonati? «Ho chiesto di non punirli, ma per regolamento interno credo che saranno multati».
LE REGOLE.
Decisamente interessante è anche il discorso della metamorfosi del Napoli. Un ciclone da quando è cominciata l'era del tridente: «Sono molto rispettoso dei ruoli». La premessa è questa:
CAMBIO MODULO.
«Sarri voleva un trequartista per giocare con il 4-3-2-1, un modulo che mi preoccupava molto visto che avevamo sei attaccanti forti, e infatti m'incitava a prendere Saponara. All'inizio non ho detto nulla, ma dopo due pareggi ho chiamato Giuntoli spiegandogli di non voler intervenire personalmente ma di far capire a Sarri di provare con il 4-3-3. Lui mi rispose che glielo stava già dicendo e io aggiunsi: “Devi convincerlo”. Alla prima partita con il nuovo modulo abbiamo vinto 5-0».
Inevitabile, considerando la marcia azzurra, è una certa domanda: «Napoli favorito per lo scudetto? Beh, potete immaginare cosa stia facendo ora?». Scaramanzie, sì. Cambio in corsa: è lotta a due con la Roma?«Se Sarri continuerà a preparare la squadra in maniera così meticolosa, com'è nelle sue capacità, credo che avremo molte opportunità di lottare gara dopo gara fino in fondo. Io però non pronuncio paroline magiche: i ragazzi devono essere caricati a pallettoni, non possiamo già fargli vedere l'obiettivo all'orizzonte».
IL SOGNO.
MAURIZIO E RAFA.
E' a fuoco, invece, il parallelismo con Benitez: «Sarri è più tecnico di Rafa da un punto di vista della pratica: sa avere un rapporto con i calciatori e sa spiegare cosa vuole. Benitez invece è più un teorico: cerca di non disturbare mai l'ambiente dello spogliatoio». E ancora: «Sarri mi ha conquistato perché moriva dalla voglia di venire a Napoli. E' un esempio di lavoro e dedizione: cominciai a studiarlo dopo il 4-0 di Empoli, ma seguivo già la squadra: m'interessavano Hysaj e Valdifiori». A proposito di mercato. «Portare il Pipita a Napoli è stata una nostra intuizione: Benitez voleva Leandro Damiao, ma dopo aver incontrato il suo agente fui preso dai dubbi e volai a Madrid per capire le possibilità di prendere il Pipita. L'accordo con la famiglia Higuain, impeccabile e straordinaria, fu rapido: lui è leale e trasparente. E a Napoli è felice». Come Reina: «Con il suo procuratore, un anno fa, non ci siamo capiti: abbiamo rimediato quest'anno».
«Insigne e Mertens tengono alla maglia e si sono scaldati ma credo che saranno multati»
«Sarri più tecnico di Benitez. Higuain l’ho preso io: Rafa mi aveva chiesto Leandro Damiao»