Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Chelsea con il Liverpool Mourinho dentro o fuori
Uno spareggio per salvare la panchina.Nonloammette,ma JoséMourinhosaperfettamente che una sconfitta oggi all’ora di pranzo contro il Liverpool significherebbe il licenziamento immediato. La pazienza di Roman Abramovich è finita: cinque sconfitte in dieci partite di Premier League, il cammino faticoso in Champions League, l’eliminazione prematura dalla Coppa di Lega. E poi, gli attriti con la plenipotenziaria del magnate russo, Marina Granovskaia. Le faide all’interno dello spogliatoio. La lite con Eva Carneiro. Ce n’è abbastanza per rimangiarsi la fiducia che gli aveva rinnovato solo lo scorso 5 ottobre. Da allora però i Blues hanno vinto una sola delle quattro partite disputate. Gli attesi segnali di ripresa tardano ad arrivare. Così come quella telefonata di rassicurazioni che Mou aspetta da troppi giorni. In pubblico, però, ha preferito non rivelare l’attuale rapporto con Abramovich. «Non devo dirlo a voi», ha risposto il portoghese a chi gli chiedeva se il patron del Chelsea si fosse fatto sentire. Solo 15°, lontano 11 punti dal vertice e 9 dal quarto posto, anche la qualificazione alla prossima Champions è tutta in salita. «Non posso prometterla», ha ammesso Mou, ricordando come altri grandi club nel recentepassatoabbiamomancato la qualificazione all’Europa che conta. «Anche il Liverpool è un grande club, il Manchester United è addirittura un super club. Eppure lo scorso anno il Liverpool non ha vinto nulla e non si è qualificato alla Champions. E due anni fa lo United non solo non si è qualificato per la Champions ma neppure per l’Europa League. Eppure restano due club importantissimi». Una giustificazione che difficilmente farà cambiare idea ad Abramovich qualora la banda di Klopp sbancasse lo Stamford Bridge. «Ma non credo che i giocatori del Chelsea abbiano all’improvviso dimenticato come si gioca a calcio - ha commentato il tecnico tedesco -. Mourinho? Se sei un arbitro o un giornalista può risultare difficile. Ma io faccio un mestiere diverso e lo trovo una persona gradevole».