Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
NIANG IN ORBITA Il Milan s’impenna Montella è a terra
Super protagonista il bomberino: assist (Bonaventura) e due gol. Chiudono Adriano e Eder. Samp, 3° ko di fila
Si dice che gli assenti abbiano sempre torto. Il presidente Berlusconi aveva assicurato a Galliani che sarebbe stato in tribuna a San Siro contro la Samp. Invece ha preferito risparmiarsi il primo gelo stagionale. Che, in senso metaforico, aveva anche caratterizzato la sua visita di venerdì a Milanello dove il contatto con Mihajlovic era stato sfuggente, quasi casuale, sicuramente non «caloroso» come i precedenti. Complice non solo il primo incontro con una parte degli sponsor rossoneri, ma anche un palpabile sconforto che era calato da Arcore su Milanello dopo un solo punto conquistato da Mihajlovic nei
180' giocati contro Atalanta e Juventus. C’è rimasto decisamente male il presidente Ferrero che era quasi certo di poter uscire da San Siro con un risultato positivo. La Samp di Montella è troppo brutta per essere vera. Contro il Milan non è mai entrata in partita, inerme e poco organizzata in tutti i reparti.
E’ 4-4-2. L’ad Galliani, prima del fischio d’inizio, aveva confessato ai microfoni di Premium una sua convinzione ben precisa riguardo alla mancanza di continuità di risultati da parte del Milan di Mihajlovic: «Non credo che i problemi si risolvano con la tattica. Dipende dall’atteggiamento in campo, si può anche cambiare in corsa. È un problema di atteggiamento dei calciatori più che di tattica». E, infatti, è stato proprio l’atteggiamento iniziale a fare la differenza. Il Milan ha approfittato di un avversario moscio e stitico prendendo forza e coraggio ben oltre i demeriti dei doriani. ll 4-4-2 confezionato da Mihajlovic con gli stessi 11 che avevano perso (malamente) contro la Juventus è apparso incisivo e redditizio. Solo Bacca non ha partecipato al festival del gol rossonero, sfiorando il 5-0 nel finale. L’unico doriano a consolarsi è stato Eder che, su rigore, ha raggiunto Higuain in doppia cifra in testa alla classifica dei cannonieri.
DIGIUNO. La crisi d’astinenza offensiva rossonera è stata finalmente interrotta dopo 207 minuti dal terzo gol (16'pt) in questo campionatio di Jack Bonaventura che ha comodamente deviato in rete un preciso assist di Niang. Come detto il compito del Milan di «ringraziare», come aveva promesso Mihajlovic, il presidente Berlusconi è sembrato già piuttosto facile fin dalle prime battute. Cerci si è visto annullare (per fuorigioco) un gol all’8' ma al 16' i rossoneri sono passati in vantaggio. Della Samp nessuna notizia apprezzabile. Solo il fallo in area di rigore su De Silvestri (37') ha regalato un’altra emozione. Bacca ha lasciato a Niang l’onore e, soprattutto, l’onere di calciare quello che poi si è trasformato nel suo primo gol in campionato in maglia rossonera. Prodezza poi ribadita all’inizio della ripresa con il secondo gol del francese che ha sfruttato un erroraccio di Viviano autore di un rinvio corto sui suoi piedi. Il portiere è apparso altrettanto incerto sul quarto gol subito
per merito di Adriano.
SUPER NIANG. Il francesino (21 anni il 19 dicembre) è stato l’assoluto protagonista della serata con due gol e un assist al suo attivo. Eppure l’avvio di stagione non era stato dei più promettenti a causa dell’infortunio al piede che ne aveva notevolmente ritardato il reinserimento in prima squadra dopo il secondo esilio «forzato» (dopo Montpellier) vissuto alla corte del Genoa di Gasperini. Ma i 5 gol segnati nelle 14 partite disputate in maglia rossoblù dal 26 gennaio fino al termine della scorsa stagione avevano evidenziato che la maturazione (non solo calcistica) dell’ex Caen poteva considerarsi ormai a buon punto, quasi completata. Niang ha retto bene il ritmo-partita per oltre 70'. Poi Mihajlovic l’ha sostituito con Luiz Adriano anche perché martedì, sempre qui a San Siro, i rossoneri dovranno affrontare il Crotone nel secondo e ultimo turno preliminare di Coppa Italia che li divide dagli ottavi di finale.