Corriere dello Sport Stadio (Toscana)
Anche Reja sgretola la Roma
La batosta di Barcellona non è metabolizzata: il Papu e Denis pungono, l’Olimpico fischia
ROMA
4-3-3
ATALANTA
4-3-3 aveva regalato un tempo agli avversari, per poi reagire e ritrovare lucidità, ieri si è vista una squadra slegata a livello tattico. Giocatori senza mordente, senza personalità.
SUBITO ATALANTA. Garcia a sorpresa ha rispolverato
ROMA CHIAVE TATTICA
Garcia è partito con il 4-3-3 e la vecchia guardia: dentro De Sanctis e Castan. Ma la Roma ha avuto difficoltà in fase offensiva, le è mancata la velocità di Salah e Gervinho. Per la prima volta all’Olimpico in questa stagione non è riuscita a segnare. Nella ripresa 4-2-3-1 ma stessi risultati. De Sanctis, preferito a Szczesny per l’esperienza e per la superiore capacità di comunicare con i compagni in un momento delicato come questo. Il portiere è stato il migliore, senza di lui il passivo sarebbe stato più pesante. L’Atalanta ha dato l’impressione di poter mettere in difficoltà la Roma sin dall’inizio. Squadra corta, messa bene in campo, Gomez e compagni hanno gestito bene le situazioni aspettando l’errore della Roma. Reja e Bollini hanno preparato la partita con un 4-3-3 che è diventato 4-5-1 in fase difensiva, con Moralez e Gomez bravi a pungere ma anche a rientrare. Il piano tattico dell’Atalanta è stato quello di mettere i difficoltà gli esterni difensivi della Roma, Florenzi e Digne, con i tagli di Moralez e Gomez. Così ha vinto la partita.
Al 40' Digne ha sbagliato
L’ERRORE
Partita mediocre dei giallorossi, ma almeno tre errori individuali hanno determinato la sconfitta. Il primo gol è stato un regalo di Digne che ha servito Gomez. Il secondo nasce da Nainggolan, che dà il via al contropiede dell’Atalanta e poi Maicon commette il fallo da rigore che gli costa anche il rosso. un disimpegno e ha regalato il pallone a Gomez, che con un destro a giro ha sbloccato il risultato, con il primo tiro in porta dell’Atalanta. La Roma, che non ha mai vinto quando è passata in svantaggio, ha visto le porte del baratro. In difficoltà sul piano tattico, avrebbe dovuto sopperire con le qualità individuali dei suoi giocatori, che invece sono spariti. Nessuno ha preso per mano la squadra, ci ha provato De Rossi, uno dei pochi a non nascondersi. E’ mancata la personalità, limite che la Roma aveva già evidenziato in altre occasioni.
IL CROLLO DELLA ROMA. L’Atalanta ha aggredito alto, soprattutto non ha dato tempo di ragionare al portatore di palla e ed è stata sostenuta da una migliore condizione fisica. Ha sfruttato il momento difficile della Roma, anche a livello psicologico. Reja ha dovuto rinunciare a Pinilla e De Roon (entrato solo negli ultimi minuti) e nella ripresa la sensazione è stata che fosse più probabile il secondo gol dell’Atalanta che il pareggio della Roma. E così è stato. Da un errore di Nainggolan è partito il contropiede di Moralez, che ha servito Gomez in area, messo giù da Maicon, rimasto in campo solo undici minuti. Rigore ed espulsione e la partita è finita al 37'.
La Roma non ha mai trovato la forza di reagire, è rimasta lunga in campo e ha impensierito Sportiello con Pjanic in un paio di occasioni, nella seconda è stato Cigarini a salvare sulla linea. E’ finita con la contestazione dei tifosi, quei pochi che ieri erano all’Olimpico. La vetta della classifica si allontana, la posizione di Garcia resta in bilico, almeno fino alla sfida contro il Bate Borisov del 9 dicembre.