Corriere dello Sport Stadio (Toscana)
Reggio Emilia, colpo a Pistoia col brivido
Parte male, recupera grazie a Kaukenas poi decide un tecnico a Knowles nel finale
TESI GROUP PISTOIA
77
GRISSIN BON REGGIO E. 80
(25-16, 45-43, 60-64) GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Di Pizzo 1 (1 r), Knowles 8 (0/1, 2/4, 4r), Galli ne, Mastellari, Antonutti 14 (2/5, 0/3, 3r), Lombardi 4 (1/1, 0/1, 2r), Filloy 5 (0/1, 1/4, 3r), Severini 2 (1/2), Czyż ne, Blackshear 16 (6/10, 0/1, 8r), Moore 4 (0/4, 0/3, 5r), Kirk 23 (6/15, 2/3, 6r). All. Esposito. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 2 (1/3, 3r), Polonara 7 (1/1, 1/6, 3r), Lavrinovic 10 (1/5, 1/4, 5r), Della Valle 8 (1/4, 1/5, 5r), De Nicolao 6 (2/5 da tre, 5r), Pechacek 2 (1/2, 1r), Veremeenko 8 (4/4, 0/1, 2r), Kaukenas 19 (5/5, 3/5, 3r), Silins 8 (1/1, 2/3, 2r), Gentile 10 (1/2, 2/3, 6r). All. Menetti. ARBITRI: Paternicò, Sabetta, Bartoli 6,5. NOTE: Tiri liberi: Pistoia 30/36, Reggio Emilia 12/14. Percentuali di tiro: Pistoia 21/58 (5/19 da tre, 9 ro, 24 rd), Reggio Emilia 28/59 (12/32 da tre, 7 ro, 29 rd). Fallo tecnico a Knowles (39’). Espulso dalla panchina per proteste Lombardi (39’). Uscito per falli: Knowles (39’), Kaukenas (40’). Spettatori: 4.000 circa. Pagelle - PISTOIA: Di Pizzo 5,5, Knowles 5, Mastellari 5,5, Antonutti 6,5, Lombardi 6, Filloy 6, Severini 6, Blackshear 6,5, Moore 5,5, Kirk 7,5. All.: Esposito 6. REGGIO EMILIA: Aradori 5,5, Polonara 6, Lavrinovic 6, Della Valle 6,5, De Nicolao 6, Pechacek 6, Veremeenko 6,5, Kaukenas 7,5, Silins 6,5, Gentile 6,5. All. Menetti 6,5. Il migliore: Kaukenas. La chiave: il fallo tecnico fischiato al 39’ a Knowles. Si è respirata la classica atmosfera da play off al PalaCarrara di Pistoia nel big match della nona giornata tra i padroni di casa e gli ospiti della Grissin Bon Reggio Emilia. A spuntarla, in un finale concitato e vietato ai deboli di cuore, sono stati gli emiliani allenati da Menetti, usciti vincitori per 77-80.
La Giorgio Tesi continua quindi nel suo momentono e viene raggiunta a quota 12 punti in classifica dalla Grissin Bon, guidata da un sontuoso Rimantas Kaukenas, autore di una eccellente
prestazione al tiro.
LA CRONACA. Ad uscire meglio dai blocchi ad inizio partita sono però Blackshear e compagni. La precisione di Kirk (10 punti con 2/2 da tre nei primi 10’) porta Pistoia avanti 25-16 al suono della prima sirena. La fuga dei biancorossi ha vita breve, perché al rientro dal mini riposo Kaukenas si carica sulle spalle tutta Reggio Emilia con un secondo periodo fenomenale. I 13 punti realizzati dal lituano con il 100% al tiro riducono all’intervallo il divario tra le formazioni in campo a sole due lunghezze, a favore di Pistoia (45-43 al 20’).
BAGARRE FINALE. Dopo un’altalena di parziali tra la chiusura della terza frazione di gioco e l’inizio della quarta, la partita si risolve definitivamente nei possessi finali. Protagonisti, loro malgrado, i tre arbitri della contesa. Al 39,’sul punteggio di 73-75, si scatena una piccola bagarre sul parquet tra Moore e Gentile per il possesso della palla. Dopo aver attentamente rivisto l’azione all’istant replay, gli uomini in grigio espellono dalla panchina pistoiese per proteste Lombardi e fischiano un fallo tecnico, sempre per plateali proteste, a Knowles.
Reggio Emilia, sfruttando anche un successivo sfondamento di Blackshear, scappa sul +5 (73-78) e chiude l’incontro con due liberi di Della Valle ad una manciata di secondi dal termine, regalandosi così la seconda affermazione in fila dopo quella ottenuta contro Trento.
Un epilogo con “giallo” finale che se lascia qualche ombra sul successo degli emiliani, che comunque non hanno certo demeritato, regala ad una buona Pistoia almeno il beneficio dell’inventario. Senza quel tecnico ad 1’ dalla fine chissà come sarebbe finita.
Atc Sono arrivati a 18-0 i Golden State, vittorie che diventano 22 se si guarda anche la regular season della scorsa stagione, terza striscia di sempre dopo quelle dei Lakers (33 successi consecutivi nel 1971/72) e di Miami (27 nel 2012-13). La vittima designata questa volta era Sacramento, annichilito dai 17 punti nel primo quarto di Curry, 19 poi in totale, appena 30’ giocati e tutta l’ultima frazione passata in panchina. «Sono sicuro che a Steph non piace - ha detto Luke Walton, head coach fino a quando non tornerà Steve Kerr - ma noi dello staff tecnico e i preparatori atletici, siamo felici di farlo riposare». I Warriors per restare imbattuti possono anche permettersi il lusso di rinunciare per oltre un quarto di partita (è già successo quest’anno) alla loro stella più grande, tanto stravincono lo stesso. «Ogni volta che puoi fermarti un attimo in una serie vincente è divertente - ha aggiunto Curry - ma ovviamente a me piace giocare».
CRISI ITALIA. Se Golden State è di un altro pianeta e non poteva essere certo Sacramento dell’ex Belinelli (appena 5 punti) a fermare i campioni tra l’altro anche al 28º successo di fila nella regular season davanti al proprio pubblico, è un momento no per i tre italiani. Nonostante Brooklyn abbia fatto tremare Cleveland, ha deciso un canestro di LeBron a 1” dalla fine, restano tre i successi finora di Bargnani e compagni, non che le cose siano migliori per Sacramento con Belinelli e Denver, 6 successi a testa, ma con la squadra di Gallinari che a Dallas ha incassato la sesta sconfitta di fila, peggiore striscia attiva dopo quella irraggiungibile di Philadelphia che in nottata potrebbe aver eguagliato lo 0-18 dei Nets, peggior avvio “all time”.
(ecp)
Così sabato - Washington-Toronto 82-84 (Beal 20, Lowry 27); Cleveland-Brooklyn 90-88 (James e Love 26, Lopez 22, Bargnani 6); DallasDenver 92-81 (Williams 22, Arthur 16, Gallinari 12); San Antonio-Atlanta 108-88 (Leonard 22, Scott 12); Utah-New Orleans 101-87 (Burks 21, Davis 36); Portland-LA Lakers 10896 (Lillard 29, Bryant 21); Golden State-Sacramento 120-101 (Curry 19, Gay 20, Belinelli 5).