Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

Donadoni-Napoli un amore mai nato

Sette mesi con i partenopei nel 2009

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BOLOGNA. L’incontro finale tra Donadoni e De Laurentiis si tenne alla Filmauro, la casa di produzione del presidente a Roma. 6 ottobre 2009. Film interrotto, ma non sul più bello. Aveva un contratto fino al 2011. Roberto Donadoni viene esonerato (nel suo staff c’erano anche Bortolazzi e Andreini, oggi con lui, e il compianto Sergio Buso); al suo posto arriva Walter Mazzarri. Salta anche il direttore generale, Pierpaolo Marino. sette punti in sette gare, tredici gol incassati, nove segnati. era stato ingaggiato il 10 marzo del 2009, per sostituire Edi Reja. In 11 partite aveva raccolto 11 punti, frutto di 2 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Totale punti nelle due tranche di campionato col Napoli: 18. In 18 partite. Media: un punto a partita. Sotto il livello delle aspettativ­e. E’ il Napoli di Lavezzi, Hamsik, Cigarini, Quagliarel­la, Denis, Campagnaro, Zuniga, Maggio. Il rapporto tra Donadoni e l’ambiente non decolla mai. Era reduce, il tecnico, del biennio sulla panchina dell’Italia, con un Europeo chiuso ai quarti, azzurri battuti (ma solo ai rigori) dalla Spagna che da lì in poi avrebbe cominciato a piantare bandierine sul mondo. I sette mesi a Napoli sono una parentesi interlocut­oria nel suo percorso profession­ale. Dopo Napoli passerà un altro anno prima di trovare un’altra panchina, a Cagliari, subentrand­o a Bisoli nel novembre 2010. Il destino ha voluto che le strade di Donadoni e il Napoli si incrociass­ero di nuovo l’anno scorso, in un caotico e velenosiss­imo 2-2 al Tardini, con il Parma già retrocesso (i giocatori si erano appena tagliati lo stipendio e avevano accettato una riduzione pesante sul pregresso) e il Napoli alla caccia del timbro Champions. Fu la giornata della discussa lite, nel casino generale, tra Mirante (migliore

Arrivò al posto di Reja, lo sostituì Mazzarri. E quanti veleni l’anno scorso col Parma...

in campo con le sue parate decisive) e Higuain. Donadoni alla fine accusò i giocatori e i dirigenti del Napoli di aver insultato i suoi giocatori. «Sentirsi dire che dovevamo perdere la partita perché eravamo falliti sinceramen­te è una cosa indecorosa. Trovo questa cosa schifosa...». Venne aperto un fascicolo, subito richiuso: tarallucci e vino, siamo sempre lì.

fu.za.

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MOSCA Aurelio de Laurentiis, 66 anni, e Roberto Donadoni, 52

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