Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

Varela: a Pisa sono rinato non mi fermo

«Devo ringraziar­e Gattuso per avermi dato fiducia»

- Di Aldo Gaggini

Decisivo nella vittoria del Pisa a Ferrara, addirittur­a devastante contro la Lucchese. Ignacio Lores Varela, uruguaiano di Montevideo e di belle speranze, vive in nerazzurro un momento magico e partita dopo partita si ritaglia un posto speciale nel cuore dei tifosi. E’ arrivato in nerazzurro fortemente voluto da Rino Gattuso che lo ha corteggiat­o a lungo prima di riuscire a convincerl­o a scendere in terza serie, lui che fino a quel momento aveva calcato soltanto i palcosceni­ci di serie A e B. Fatale l'incontro fra i due avvenuto a Palermo nell'estate 2013. «In quella stagione - ricorda Varela - eravamo in B e l'obiettivo della società era quello di tornare subito nella massima serie. Gattuso lavorava con molta profession­alità, la squadra giocava bene, ma i risultati non arrivavano. Palermo è una piazza importante e se qualcosa non fila subito come la gente pretende, è inevitabil­e mettere sotto processo l'allenatore e così è stato. Ma il grande rapporto che si è instaurato in rosanero con Gattuso non si è esaurito. Lui ha avuto un grande coraggio a schierare in quel Palermo un giovane come me e io non posso che esserglien­e grato. Ho giocato insieme a Dybala, Ilicic, Vasquez e Miccoli e quando un ragazzo ha la possibilit­à di giocare con compagni così forti, è inevitabil­e che qualcosa gli rimanga dentro».

IL RISCATTO. Nacho Varela è arrivato a Pisa in cerca di un rilancio dopo una stagione in chiaroscur­o nella serie cadetta costellata da diversi infortuni. In nerazzurro pian piano ha recuperato la condizione e oggi la fa valere dimostrand­o di partita in partita che il palcosceni­co della Lega Pro è forse troppo piccolo per lui. Oggi è il leader di questo Pisa terzo in classifica e i numeri lasciano pochi spazi agli equivoci: le sue cinque reti hanno portato in dote la bellezza di 15 punti. Decisivo in casa con Tuttocuoio, Rimini (suo anche l'assist per Montella) e domenica con la Lucchese, dopo aver deciso il lunedì precedente il big-match con la Spal.

Gattuso crede fortemente in lui e come non potrebbe visto che oltre tutto ha appena 24 anni e quindi il futuro gli sorride, ma non manca di stimolarlo. «Con me - confessa Varela - è sempre molto esigente e si arrabbia spesso, ma lo ringrazio moltissimo perché mi ha sempre tenuto nella massima consideraz­ione e se sono venuto a giocare a Pisa è soltanto grazie a lui». Sul piano tattico può essere impiegato in più ruoli. Come seconda punta, ad esempio, ma anche come esterno o tra le linee: tutte posizioni provate nel derby con la Lucchese.

«Ho giocato insieme con campioni come Dybala, Ilicic, Miccoli e Vasquez: da loro ho appreso molto»

MATCH-WINNER. E' grazie alle sue giocate che il Pisa ha risolto una partita quasi compromess­a. «Nella prima circostanz­a sono partito dalla destra, ho saltato un avversario e ho calciato in porta. Nella seconda, ho dato la palla a Peralta e poi sono scattato sul secondo palo perché immaginavo cosa sarebbe successo. Il mio compagno avrebbe puntato l'uomo per rientrare col sinistro e cercare il traversone proprio dov'ero appostato io e da lì non ho sbagliato. E' andata bene e così abbiamo regalato una gioia immensa ai nostri tifosi, anche se il derby non è stato certo la miglior partita della stagione».

Da un derby all'altro. Nuovo Monday-night a Pontedera, altra insidia non da poco per il Pisa. Ma Varela è scatenato: «Voglio vincere anche lì, perché la cosa più importante è dare continuità ai risultati e non fermarsi. Siamo terzi in classifica e vogliamo rimanerci con tutte le nostre forze».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy