Corriere dello Sport Stadio (Toscana)
«Roma, faremo un sondaggio»
«Il ritiro di Amburgo? Non me lo aspettavo. I dirigenti tedeschi erano fiduciosi in una vittoria dei sì al referendum cui la città ha sottoposto la candidatura». Il verdetto delle urne che ha segnato la bocciatura da parte dei cittadini di Amburgo della corsa all’Olimpiade 2024 (51,6% no e 48,4% sì su 650.000 voti, la metà degli aventi diritto), ha colto di sorpresa anche Giovanni Malagò. Che però invita a non drammatizzare. «Perché - dice il presidente del Coni e leader con Montezemolo di Roma 2024 - si è trattato di un voto di pancia. Condizionato da una serie di circostanze sfavorevoli come lo scandalo dei Mondiali di calcio 2006 e quello che ha investito la Bmw; la crisi dei rifugiati fino ai tragici fatti di Parigi. Insomma, si fosse votato tra un mese probabilmente avrebbe vinto il sì, che era al 60% qualche settimana fa». La bocciatura di Amburgo da parte dei suoi cittadini ha irritato anche la Merkel: «Una decisione deplorevole, ma va rispettata la volontà popolare». Un voto choc per la Germania. «Che affossa ogni legame futuro tra Olympia e il nostro Paese», il giudizio tagliente del presidente della confederazione olimpica tedesca, Hormann.
In corsa con Roma restano Los Angeles, Parigi e Budapest. Il fiasco di Amburgo preoccupa il Cio, che teme una sorta di contagio come per i Giochi invernali 2022 (andati poi a Pechino), quando ben cinque sedi europee, compresa Monaco, si ritirarono una a una spaventate dai 51 miliardi di dollari investiti da Sochi 2014. «Noi guardiamo avanti - rassicura Malagò - Non abbiamo lo strumento giuridico per una forma referendaria. Ma prima di arrivare agli ultimi adempimenti faremo delle indagini sul consenso dei cittadini, ai quali spiegheremo tutte le opportunità». I sondaggi sul gradimento li farà anche il Cio. Mentre il voto di Amburgo è letto anche come una bocciatura delle riforme introdotte con l’Agenda 2020 proprio dal tedesco Thomas Bach.
Malagò: «Amburgo ha votato di pancia in una fase di crisi Spiegheremo alla città i vantaggi»