QUESTA INTER PUO’ ANDARE MOLTO LONTANO ’

Eun campionato bellissimo e da ieri sera lo comanda il Napoli. Ha strappato la leadership a un’Inter di ferro con la consapevolezza della grande squadra e con la maturità di chi sa sfruttare la propria grande occasione. Tutto questo con due gol dello straordinario Higuain: il giocatore più forte del nostro campionato, il centravanti, nel senso classico, migliore al mondo.

Sarri ha costruito tra lo scettiscismo iniziale (non del presidente De Laurentiis che l’ha sempre sostenuto) e in poco tempo una macchina bellissima da vedere, ma anche equilibrata e capace di soffrire. C’è molto di Sarri in questo primato del Napoli, come c’è moltissimo nel recupero di Higuain, più forte di quello che vinse la Liga con il Real: un trascinatore, un mix di classe e potenza impossibile da contenere. Da ieri sera il Napoli non è più solo un pretendente allo scudetto, ma il favorito numero uno: prende pochi gol, ha il capocannoniere del campionato, ha entusiasmo (la festa del San Paolo a fine partita è stata da brividi anche per chi tifoso del Napoli non è).

A contendergli il titolo ci sarà certamente, anche se non solo, l’Inter, a cui Mancini ha dato una fisionomia precisa e un carattere straordinario. Dopo il doppio svantaggio, seppure in dieci per un tempo intero, ha schiacciato con veemenza il Napoli, riaperto la partita con Ljajic, sfiorando un clamoroso pareggio nel recupero, prendendo due pali. E’ stato un vero big match, per intensità e qualità al livello delle migliori sfide europee. Il nostro calcio non è poi messo così male se è capace di offrire uno spettacolo come quello di ieri. Che, in fondo, è il migliore dei messaggi che ci aspettavamo arrivasse da una partita-scudetto.