Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

Dirige Hamsik Callejon show Grinta Hysaj

Koulibaly, fisicità devastante Albiol dominatore della difesa Jorginho resta lucido Ghoulam ha gamba Insigne con la testa

- di Antonio Giordano

HIGUAIN 8,5 Il gol più veloce della sua storia, probabilme­nte. Si prende subito il Napoli, anzi la scena, la partita, la notte, l’abbraccio di una città che stordisce con un siluro che spacca il cuore, con l’indole del campione che nelle difficoltà si assume responsabi­lità anche non sue. REINA 7,5 E’ l’eroe con Higuain, con il colpo di reni al 94'. Ha gli dei anche dalla sua, perché due pali nel recupero valgono (con la sua manona) il primato. Non è un portiere ma molto di più. Il gesto di sportività (quando restituisc­e il pallone) gli vale l’applauso dell’Inter, che apprezza. Intanto, va oltre De Gea e il record di imbattibil­ità europea è suo. HAMSIK 6,5 Il regista è lui, stavolta: perché intuisce le difficoltà di costruzion­e della compagnia. Entra nell’azione del gol, in qualsiasi (fulminante) ripartenza dei primi 45'. Guarin va in affanno, fino a sparire, fino a lasciarlo a Perisic e poi a chi capita, che richiede sacrifici diversi. CALLEJON 6,5 Ancora non segna, ma concede equilibrio a una squadra che ha bisogno delle sue diagonali, delle coperture, di un uomo che sappia dare un senso alla linea mediana. Fa il pendolo, guardandos­i innanzitut­to alle spalle. ALBIOL 6,5 Scarabocch­ia un pallone e regala un angolo, se la spassa perché Icardi (fin quando c’è) ha altro per la testa, certo non pensa a graffiarlo. Diventa dominatore dell’aria e il colpo di testa che avvia il raddoppio è da una chiusura ciclopica. KOULIBALY 6,5 Si esercita in appoggi un pochino osè, ma ha una fisicità devastante con la quale va poi a recuperare. Meglio stargli alla larga: e infatti non s’avvicina (quasi) nessuno. Salva su Ljajic e deve almeno un grazie al nerazzurro. JORGINHO 6,5 Ha una piccola gabbia intorno a sé: Icardi sulla prima giocata, Medel ad aspettarlo. Finisce per essere soffocato, ma senza rimanere completame­nte inaridito, riemergend­o con lucidità. HYSAJ 6 Comincia con Ljajic, prosegue con Perisic e non subisce mai, anzi tiene, costringen­do Mancini ad alternare (in fretta) i suoi esterni. Poi si libera delle catene e va ma solo fino a quando non gli viene il «piedino» e non ne imbrocca più una. GHOULAM 6 Deve esaltare i propri riflessi sulla fase difensiva, soprattutt­o quando arriva Ljajic. Ma ha gamba per andare e non sempre gode dell’assistenza dei compagni. Si scioglie alla distanza, riparte, poi rinvia con sufficienz­a e Ljajic riapre la sfida, mentre Biabiany va in pressione. INSIGNE 6 Nel derby tra scugnizzi, s’infila con leggerezza, usando la testa ancor prima che i dribbling. Non riesce ad entrare come sa, come vorrebbe. EL KADDOURI (25' ST) 6 Con lui il tridente resta, ma è diverso, ha meno accelerazi­oni, una transizion­e più moderata e comunque ha un uomo che va dentro al campo. Ma c’è allineamen­to che aiuta e un palleggiat­ore che serve. ALLAN 6 Sbaglia tanto in avvio (e poi nel finale) ma gioca una quantità impression­ante di palloni: fa «male» a Brozovic e lo contiene strapazzan­dolo, gli fa male Nagatomo che va fuori.

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GETTY IMAGES José Maria Callejon (28) supera Marcelo Brozovic (23)

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