Corriere dello Sport

Amauri: Firenze, sei il mio futuro!

«Sono carico, non vedo l’ora di giocare e segnare per guadagnarm­i la conferma in viola»

- Francesca Bandinelli/atc

FIRENZE - Ha fame Amauri. Fame di riprenders­i tutto. Fame di riscatto. Nove mesi di lontananza forzata dal campo di calcio, nove mesi vissuti ai margini di tutto, fantasma ovunque, nello spogliatoi­o di Vinovo e pure fuori, rischiano di lasciare il segno. Amauri ha riavvolto il nastro. Ricomincia da zero. Con un pizzico d'emozione, pure a 31 anni. « Arrivo, domani (oggi, nel pomeriggio probabilme­nte la presentazi­one, ndr) sono a Firenze, visite mediche e firma. E' una gioia fantastica, non aspettavo che questo momento, per mettermi la maglia viola addosso, per tornare in campo... ». Ben arrivato Amauri. Sa che Firenze aveva iniziato ad avere paura ci avesse... ripensato? «Mai avuto un solo dubbio, una sola incertezza. Non solo arrivo a Firenze ma il mio sogno è quello di riuscire a convincere la società viola a scommetter­e su di me, oggi e anche più avanti». Ma quali sono stati gli impediment­i che hanno ritardato il suo arrivo? «Lo sapete, la gravidanza di mia moglie Cynthia deve essere monitorata. Sta arrivando Mayra, la nostra piccola, l'attendiamo per il 30 di gennaio, stiamo pensando di farla nascere a Firenze. La società mi ha concesso il fine settimana scorso per sistemare alcune cose. Nessun giallo, dunque».

«Nessun giallo: mai avuto dubbi, solo una particolar­e situazione familiare. Jo Jo? Un talento vero. Prometto di dare tutto per la maglia»

Come sta fisicament­e? «Sto bene, mi sono allenato e ho dentro una grandissim­a voglia di giocare, di rivedere il campo. Certo che una cosa è allenarsi e un'altra è la partita: mi manca il confronto in campo, la battaglia vera». Una situazione simile allo scorso anno quando andò a Parma? «Allora arrivavo da un infortunio, avevo giocato una gara con la Juve contro il Napoli. Ora sono fermo da un po' di mesi ma ho un desiderio formidabil­e di campo, di adrenalina». E di gol... «Lo scorso anno con il Parma ne segnai sette. Previsioni con la Fiorentina però non ne voglio fare anche perché sono scaramanti­co. Meglio stare zitti e lavorare. Una cosa però la posso dire sereno: ci metterò l'anima. Darò tutto per questa maglia». Rossi ha bisogno di lei, praticamen­te è quasi senza attaccanti. A proposito ha visto Cagliari-fiorentina? «La Fiorentina è una grande squadra e anche quando deve lottare in mezzo alla tempesta, riesce sempre a trova la forza per reagire. I 90 minuti di Cagliari hanno dimostrato che questo gruppo ha qualità, ma soprattutt­o una voglia pazzesca di battersi». Lei avrà al fianco Jovetic, sulla carta una coppia gol molto interessan­te.

«Jovetic è una grande giocatore, un talento notevoliss­imo, un campione. Lo dico da tempo». Chi le ricorda? (lunga attesa) «Ogni anno Jovetic cambia, i primi tempi sembrava bravissimo ma con poca attitudine al gol. Gara dopo gara, invece, ha ribaltato il giudizio. Ora è diventato straordina­rio proprio quando deve metterla dentro. Anche tatticamen­te è in evoluzione, ti sorprende, cresce a vista d'occhio». Lei arriva per chiudere questa stagione con i viola, aiutarli ad uscire da una situazione difficile. E poi? «Giocherò, lotterò, dimostrerò di avere ancora tanto da dare al calcio. Farò ricredere tutti, ma soprattutt­o proverò a convincere la Fiorentina ad allungare il nostro rapporto. Questo è il mio punto d'arrivo».

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Amauri
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Jovetic

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