Amauri: Firenze, sei il mio futuro!
«Sono carico, non vedo l’ora di giocare e segnare per guadagnarmi la conferma in viola»
FIRENZE - Ha fame Amauri. Fame di riprendersi tutto. Fame di riscatto. Nove mesi di lontananza forzata dal campo di calcio, nove mesi vissuti ai margini di tutto, fantasma ovunque, nello spogliatoio di Vinovo e pure fuori, rischiano di lasciare il segno. Amauri ha riavvolto il nastro. Ricomincia da zero. Con un pizzico d'emozione, pure a 31 anni. « Arrivo, domani (oggi, nel pomeriggio probabilmente la presentazione, ndr) sono a Firenze, visite mediche e firma. E' una gioia fantastica, non aspettavo che questo momento, per mettermi la maglia viola addosso, per tornare in campo... ». Ben arrivato Amauri. Sa che Firenze aveva iniziato ad avere paura ci avesse... ripensato? «Mai avuto un solo dubbio, una sola incertezza. Non solo arrivo a Firenze ma il mio sogno è quello di riuscire a convincere la società viola a scommettere su di me, oggi e anche più avanti». Ma quali sono stati gli impedimenti che hanno ritardato il suo arrivo? «Lo sapete, la gravidanza di mia moglie Cynthia deve essere monitorata. Sta arrivando Mayra, la nostra piccola, l'attendiamo per il 30 di gennaio, stiamo pensando di farla nascere a Firenze. La società mi ha concesso il fine settimana scorso per sistemare alcune cose. Nessun giallo, dunque».
«Nessun giallo: mai avuto dubbi, solo una particolare situazione familiare. Jo Jo? Un talento vero. Prometto di dare tutto per la maglia»
Come sta fisicamente? «Sto bene, mi sono allenato e ho dentro una grandissima voglia di giocare, di rivedere il campo. Certo che una cosa è allenarsi e un'altra è la partita: mi manca il confronto in campo, la battaglia vera». Una situazione simile allo scorso anno quando andò a Parma? «Allora arrivavo da un infortunio, avevo giocato una gara con la Juve contro il Napoli. Ora sono fermo da un po' di mesi ma ho un desiderio formidabile di campo, di adrenalina». E di gol... «Lo scorso anno con il Parma ne segnai sette. Previsioni con la Fiorentina però non ne voglio fare anche perché sono scaramantico. Meglio stare zitti e lavorare. Una cosa però la posso dire sereno: ci metterò l'anima. Darò tutto per questa maglia». Rossi ha bisogno di lei, praticamente è quasi senza attaccanti. A proposito ha visto Cagliari-fiorentina? «La Fiorentina è una grande squadra e anche quando deve lottare in mezzo alla tempesta, riesce sempre a trova la forza per reagire. I 90 minuti di Cagliari hanno dimostrato che questo gruppo ha qualità, ma soprattutto una voglia pazzesca di battersi». Lei avrà al fianco Jovetic, sulla carta una coppia gol molto interessante.
«Jovetic è una grande giocatore, un talento notevolissimo, un campione. Lo dico da tempo». Chi le ricorda? (lunga attesa) «Ogni anno Jovetic cambia, i primi tempi sembrava bravissimo ma con poca attitudine al gol. Gara dopo gara, invece, ha ribaltato il giudizio. Ora è diventato straordinario proprio quando deve metterla dentro. Anche tatticamente è in evoluzione, ti sorprende, cresce a vista d'occhio». Lei arriva per chiudere questa stagione con i viola, aiutarli ad uscire da una situazione difficile. E poi? «Giocherò, lotterò, dimostrerò di avere ancora tanto da dare al calcio. Farò ricredere tutti, ma soprattutto proverò a convincere la Fiorentina ad allungare il nostro rapporto. Questo è il mio punto d'arrivo».