«La Juve è imbattuta motivazione incredibile»
ROMA - Il 27 gennaio del 2011 la Roma vinceva 2-0 a Torino qualificandosi per le semifinali di Coppa Italia a spese della Juventus. Un anno dopo, in uno stadio nuovo, è tutta un’altra storia. Vucinic, decisivo in quell’occasione, ha cambiato bandiera, come Borriello. E la Roma è stata stravolta, allenatore compreso: il solo Simplicio, se fosse scelto, sarebbe l’uomo in comune con la formazione titolare che presentò Ranieri all’epoca. UN MESE DOPO - Ma è tutto diverso anche rispetto al mese scorso, quando la Juventus arrivò all’olimpico con la sensazione di poter distruggere la «proposta» di Luis Enrique. Che invece è ancora a Trigoria, più solido e carismatico che mai, sull’onda di cinque vittorie consecutive cavalcata proprio dopo il pareggio contro la Juve. La Roma adesso sa che può giocarsela con chiunque. «Per noi questa partita è uno stimolo incredibile - ammette Luis Enrique - affrontiamo una squadra che non ha ancora perso in questa stagione, dimostrando di aver raggiunto una fantastica continuità di prestazioni. Devo fare i complimenti a Conte, che ha costruito un gruppo capace di giocare al calcio. La Juve è un esempio da seguire. Noi siamo cresciuti, raggiungendo il loro livello di intensità ma non di regolarità. E’ in questo che dobbiamo migliorare» . IL PARAGONE - Sente di poter vincere, stavolta, con la spinta del presidente Dibenedetto che arriva oggi dagli Usa e sarà in tribuna allo Juventus Stadium: «Andiamo a Torino cercando di fare il nostro gioco,sperando che la Juve non sia al cento per cento. Ma se anche loro fossero al massimo - e qui sogghigna - mi auguro che non sia sufficiente per batterci. La Roma adesso è in un momento ottimo» . Non offusca i sogni: «Non siamo ancora sullo stesso piano delle grandi d’italia. Juve e Milan sono lassù. E’ la classifica che lo dice. Però manca ancora metà campionato, può succedere di tutto. Vedremo dove riusciremo ad arrivare» . Luis Enrique è soddisfatto dell’atteggiamento del gruppo: «Durante la partita con il Cesena, Osvaldo è venuto vicino alla panchina e mi ha detto con ironia: “Bravi, vedo che sentite la mia mancanza...”. E’ questo che mi piace. Anche senza Osvaldo e altri giocatori importanti, la Roma continua a comportarsi bene in campo» .
«Siamo cresciuti, ma non abbiamo ancora la regolarità dei bianconeri Cercheremo di proporre sempre il nostro gioco»
INCORONAZIONE - Si comporta bene anche Totti, che potrebbe tornare in Nazionale. «Mi fa piacere - spiega Luis Enrique - Non so se a lui interessi, però. Per me Francesco merita la maglia azzurra, ma non sono io a decidere» .