Tevez, pronta la nuova offerta del Milan: prestito per 11 mesi E Galliani torna a Londra
MILANO - Carlitos Tevez dovrà presentarsi il prossimo 1° febbraio a Manchester per iniziare ad allenarsi con la seconda squadra (quella delle «riserve») del City. La comunicazione ufficiale è giunta all’attaccante argentino che sta preparando armi (quelle legali) e bagagli per fare ritorno, già in settimana, a Manchester. Questa appare, sulla carta, l’unica certezza di una situazione sempre più complicata, ma prima che si verifichi dovranno passare altri giorni di grande fibrillazione, di trattative più o meno sommerse e di incertezze. La vicenda è resa ancora più intricata dalla seconda proposta che il Milan si appresta a presentare al City per strappare l’apache in extremis. Galliani domani dovrebbe recarsi nuovamente a Londra con un’offerta diversa rispetto a quella di due settimane fa: prestito... esteso da 4 a 11 mesi, quindi fino al mercato di gennaio 2013, per far capire che l’intenzione del Milan non è quella di trattenere l’argentino solo per pochi mesi ma di cercare davvero di acquistarlo entro gli 11 mesi. Ovviamente resta il diritto (e non l’obbligo) di riscatto condizionato alla cessione di un giocatore (Pato o Robinho). RABBIA - Quella dello sceicco Mansour ha raggiunto livelli di guardia. Il proprietario del City è su tutte le furie. Il «gran rifiuto», fino a questo momento, di Tevez nei confronti del Psg ha fatto sfumare una trattativa nella quale i francesi erano disposti a versare ben 37 milioni di euro nelle casse del City. Inoltre ieri era attesa una telefonata di Kia Joorabchian, l’agente di Tevez, a Leonardo per dare una risposta definitiva alla proposta del club francese che aveva offerto un contratto di 3 anni e mezzo con un ingaggio di 7-8 milioni di euro netti a stagione. Kia ne aveva chiesti 10-11 e sembrava che il City potesse contribuire a questa trattativa con una buonuscita di 9 milioni di euro come conguaglio della differenza. SUSPENCE - Il City è furibondo anche con il Milan che sta alimentando le speranze di Tevez pur senza impegnarsi concretamente, come vuole il club inglese, garantendo il riscatto del giocatore. Ma lo sceicco appare in questo momento irremovibile: l’attaccante argentino non si muoverà dal City senza le necessarie garanzie bancarie. Anche a costo di restare ai margini della prima squadra allenata da Mancini fino alla scadenza del suo attuale contratto (30 giugno 2014). Ma la strategia del Milan non cambia, anche perchè l’ad Galliani non è in grado di procurarsi i fondi necessari per tranquillizzare il City. SCENARI - Fin da oggi sono attesi segnali forti e concreti sul tavolo della trattativa per Tevez. Il City è già a conoscenza di quella nuova offerta del Milan. I Citizens potrebbero spazientirsi alzando la voce, bloccando qualsiasi rilancio rossonero. Ma Tevez, impassibile, non ha intenzione di arretrare di un solo passo. Ancora ieri ha fatto sapere dall’argentina che «voglio solo il Milan, rifiuterò qualsiasi altra soluzione» . Un atteggiamento assai gradito all’ad Galliani che, a questo punto, tende a esasperare fino all’ultimo giorno di mercato una trattativa molto travagliata e combattuta.
Intanto all’argentino è arrivata la richiesta da parte del City di allenarsi da febbraio con la squadra riserve
Carlitos Tevez RODAGGIO - Uno dei nodi cruciali dell’affare-tevez è rappresentato anche dalle condizioni fisiche dell’attaccante argentino che, fra l’altro, non sarà utilizzabile nella seconda fase della Champions League. Carlitos ha effettuato l’ultimo allenamento ufficiale con il City a fine settembre, poi è partito per Buenos Aires dove ancora adesso è in esilio «forzato». In casa rossonera c’è la speranza di poterlo rimettere in carreggiata entro un mese dal suo possibile arrivo a Milanello. Ma, nel frattempo, almeno fino a al termine di febbraio Allegri rischia di restare, oltre che senza Cassano, anche privo di Boateng e Pato, con Robinho arretrato sulla trequarti dove Allegri non vuole più utilizzare nè Seedorf nè Emanuelson.