Corriere dello Sport

Correrò sulle strade di Bikila

«La maratona romana è nella data ideale temo solo i sanpietrin­i» Alla mia età, dopo aver vinto tutto vorrei coronare la mia carriera con un’impresa sulle orme di Abebe

- Di Franco Fava

Bicampione olimpico sui 10.000 metri ad Atlanta '96 e Sydney 2000, quattro volte campione del mondo e fino a pochi mesi fa primatista del mondo della maratona (2h03:59), primo uomo a scendere sotto il muro delle 2 ore e 4' a una velocità media di 18,28 km/k, a 39 anni Haile Gebrselass­ie sogna di correre a Londra la sua quinta Olimpiade.

Mai però impresa fu più di difficile da raggiunger­e. Ora, in soccorso alle sue ambizioni, potrebbe arrivare la maratona di Roma del prossimo 18 marzo. Archiviata una Roma-ostia da record, la classica capitolina in programma tra meno di tre settimane, potrebbero mettere a segno un colpo clamoroso: schierare su Via dei Fori Imperiali il più grande fondista della storia. Manager permettend­o. DOPO TOKYO - « Ho avuto solo un problema alla schiena negli ultimi 5 km, ma tra due settimane sarò pronto a correre un'altra maratona e centrare un tempo di 2h05 che sento di avere nelle gambe» , ha detto l'altra sera l'imperatore etiope al termine del 4° posto alla maratona di Tokyo, conclusa in 2h08:17.

Si tratta dell' 11° tempo conseguito da Haile nella sua lunga carriera che l'ha visto portare a termine 12 maratone e firmare più di 25 record e migliori prestazion­i mondiali, dalla pista alla strada.

Ma molto lontano dal suo record sui 42,195 km stabilito nel 2008 a Berlino, prima di essere detronizza­to lo scorso settembre dal 2h03:38 del keniota Makau.

«Con un tempo tra 2h04 e 2h05 avrei di sicuro convinto i selezionat­ori nazionali, ma mi sento pronto per farlo: non voglio mancare la mia quinta Olimpiade. E siccome di tornare ai 10.000 in pista non ci penso proprio, resta solo la maratona» .

Quest'anno però ci sono almeno 15 maratoneti etiopici che hanno corso più veloce di lui tra Dubai e Houston. Difficile quindi rimediare a una situazione che appare disperata. L’IDEALE - «Per me Roma sarebbe la data ideale, visto che la federazion­e etiope s'è presa un mese di tempo per decidere il terzetto che andrà a Londra. Non ho mai corso sulle strade di Roma, so che il percorso non è velocissim­o, ma quest'anno è stato migliorato. Mi preoccupan­o solo i sanpietrin­i...».

Ma c'è un altro motivo per il quale, oltre a Londra, Gebre sogna di correre sulle strade della Capitale: il motivo si chiama Abebe Bikila, oro olimpico a piedi scalzi nella maratona olimpica di Roma ' 60.

«In tutti questi anni ho raggiunto tutti i successi possibili, soprattutt­o tanti record. Alla mia età devo pensare come coronare la carriera con un'impresa storica: correre sulle strade del mio illustre connaziona­le. E' quello che ancora mi manca. Solo così potrei entrare definitiva­mente nella storia della maratona» .

Trentanove anni il prossimo 18 aprile, Gebre non portava a termine una maratona dal 22 gennaio 2010, quando a Dubai corse in 2h06:09.

Da allora solo ritiri, in primis quelli clamorosi di New York (2010) e Berlino (2011). DISACCORDO - Il suo manager, l'olandese Jos Hermens, già primatista mondiale dell'ora negli anni 70, non è però d'accordo sul tentativo di Roma: « Fosse per lui correrebbe un'altra maratona già domani, e magari riuscirebb­e pure a firmare una grande prestazion­e. Più facile invece centrare la convocazio­ne sui 10.000. Ma lui è testardo, quindi non posso escludere nulla ».

Al momento resta una carriera ventennale, ricca di perle uniche, che ha reso Gebre il personaggi­o più famoso - e anche il più ricco - del suo Paese, con un'impresa che dà lavoro a un centinaio di persone legata ad attività turisticoc­ommerciali. Ma nulla potrà dargli più soddisfazi­one della presenza a Londra, in strada o in pista. E magari per coronare quel sogno, che ora sembra impossibil­e, dovrà passare per Roma.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy