In campo ci sta sempre da Papi
Il manager Hermens non è d’accordo «Più facile la convocazione sui 10.000 Ma lui è testardo, non escludo nulla»
Gebrselassie a Tokyo: «Gli ultimi 5 km sono stati i peggiori della mia vita»
Il segreto dei veterani è lo stesso dei ragazzi: il divertimento. Quando si ha la passione, il sacro fuoco per quello che si fa, lo sport resta un gioco, anche se sei pagato per lavorare.
Samuele Papi, il Fenomeno della pallavolo, a 38 anni e mezzo è ancora capace di recitare il ruolo di primattore in campo. C’è anche la sua firma nella trascinante rimonta che la Copra Piacenza sta realizzando in campionato, dopo una partenza bruttissima, che ha portato alle dimissioni di Lorenzetti, l’allenatore dello scudetto. RIMONTA - Da quando è arrivato Luca Monti, reduce a sua volta dall’esonero di Castellana Grotte, in A2, le cose sono cambiate e Piacenza pian piano, vittoria dopo vittoria, ha scalato la graduatoria arrivando al settimo posto, a distanza di sicurezza dalla retrocessione, anche se i biancorossi dicono di non sentirsi ancora tranquilli, nemmeno dopo il successo esterno di Verona.
« Abbiamo preso morale - racconta Samuele - perchè anche con Lorenzetti davamo il massimo ».
C’è poco da fare, la classe è classe, i campioni
Samuele Papi, 38 anni, in azzurro fino al 2006 sbocciati nell’epoca d’oro del nostro volley, hanno nel dna certe caratteristiche. Il giovane timido cresciuto a Falconara è maturato a suon di vittorie, ha messo su famiglia, è diventato un papà affettuoso e coinvolto. Andando avanti negli anni cambiare può rivelarsi salutare. Certo, ripensare oggi alle due stagioni passate a (quasi) ammuffire tra i panchinari della Sisley, significa rimpiangere occasioni mancate.
Piacenza ha risvegliato la sua voglia di combattere in campo, Samuele ha accettato una sfida che già quest’anno può diore di aver vinto. Ha un contratto di due anni, in fondo al quale non è detto che ci sia la pensione. DIVERTIMENTO - «Il fatto è che mi diverto ancora tanto ad allenarmi e a giocare. Se non fosse così avrei già smesso. Quindi penso di poter andare avanti, quando sarà il momento ci penserò, quando non sarò più capace di divertirmi, capirò che devo lasciare »
Nel rinnovato entusiasmo ha avuto un ruolo importante l’ambiente di Piacenza, la squadra nuova, i nuovi compagni insieme ai quali sentirsi di nuovo giovane, pronto ad inseguire traguardi.
«Adesso voglio godermi questi momenti, queste due stagioni. Non voglio pensare a ciò che verrà dopo. Paura di smettere? Un po’ si, ma è normale e non voglio pensarci adesso»
Ha ragione. Meglio divertirsi a leggere il suo score domenicale a Verona. Venti punti, frutto di 14 attacchi a segno su 24 tentativi (58%), con 3 ace, 3 muri e un 50% in ricezione. Il ragazzo di quasi 39 fa ancora bei numeri.