Moratti: Fiducia in Ranieri, è reattivo
«Non eravamo da scudetto ma neanche così scarsi. In giro non vedo il Mago di Oz»
MILANO - Massimo Moratti lo aveva detto lunedì sera e ieri lo ha ribadito: Claudio Ranieri resta l'allenatore dell'inter. «In circolazione non vedo il Mago di Oz - ha spiegato - e per questo bisogna andare avanti giorno per giorno, con buonsenso, e avere un rendimento medio dignitoso. E' necessario ritrovare la fiducia e soprattutto servono dei punti che diano tranquillità» . I nomi dei vari traghettatori usciti negli ultimi giorni (ai quali si sono aggiunti come ipotesi anche Del Neri e Giampaolo) probabilmente non lo hanno convinto in pieno. Il progetto Ranieri, dunque, continuerà almeno fino a domenica, poi deciderà il match con il Catania: in caso di ko, tutto (magari) tornerà in discussione, altrimenti... avanti fino al ritorno degli ottavi di finale di Champions. «Abbiamo fiducia in lui perché è una persona per bene. Ci ho parlato, abbiamo chiarito tutto e l'ho sentito reattivo e voglioso di far bene. Mi ha spiegato quello che sta succedendo e ho trovato le sue ragioni convincenti. Andiamo avanti con lui che ha tutta la fiducia che serve. Dobbiamo tornare alla normalità, vincere le partite e conquistare dei punti che servono per la classifica. Mi aspetto miglioramenti. Del resto non esistono altre attività come il calcio in cui c'è una prova ogni tre giorni e dunque la possibilità di riscattarsi sempre» . Moratti si augura che questo riscatto arrivi già contro il Catania: «Quella è la speranza di tutti perché in un momento così ogni partita pesa tantissimo. La fiducia all'allenatore non è però legata al risultato di domenica: quella quan- do si dà, si dà. Poi è chiaro che contro il Catania è importantissimo far bene e questo lo sa anche Ranieri». INVOLUZIONE GENERALE - Più complicato è entrare nei perché della crisi, capire com'è stato possibile che una squadra che ha vinto 6 titoli nelle precedenti 2 stagioni, quest'anno si sia squagliata così: «Non vedo colpe individuali e non dò colpe ai singoli calciatori. Sneijder non rende più come in passato? In campo entra seriamente, come tutti gli altri, ma le cose non sempre vanno bene. Né a lui né ad altri. La squadra nel suo complesso è volenterosa, ma è stata frenata da un'involuzione. I giocatori non li vedo né arrabbiati né spaventati, ma meravigliati di quello che sta acca-
«Ho parlato col tecnico, ci siamo chiariti. Adesso andiamo avanti con lui che ha tutta la fiducia che serve. Ma servono punti»
dendo. Forse dopo la rimonta e le due partite perse in campionato c'è stato un calo di motivazioni. Si sono sentiti fuori dalla corsa scudetto di nuovo e hanno mollato. Peccato perché questo è un torneo equilibrato e i ritmi non sono incredibili. Non sentirsi più lassù, al centro della scena, forse ha portato qualcuno a rendere di meno. Non mi aspettavo che le cose andassero così male: forse questa squadra non è da scudetto, ma neanche così scarsa. Ora riprendiamoci». CASO BUFFON E ZEMAN - Moratti ha chiuso parlando di Milan-juventus e della polemica innescata dal gol non dato al Milan con annesse frasi di Buffon. «Non ho visto in diretta la partita, ma ho letto sui giornali quello che era successo. Un portiere non può mica dire all'arbitro che è gol... Magari uno dei nostri l'avrebbe fatto...». E sorride prima di chiudere parlando di Zeman: «Ho letto le parole che ha detto, mi hanno fatto piacere e vorrei ringraziarlo. E' un allenatore che ho sempre stimato, ma le strategie future non cambiano». RANIERI-SQUADRA - Il presidente ha parlato a tarda serata al termine del cda dell'inter dopo che all'ora di pranzo aveva avuto una riunione di 40' con il dt Branca. Ad Appiano Gentile, invece, Ranieri ha tenuto a rapporto la squadra (priva di 8 nazionali) spronandola a reagire e poi ha parlato con alcuni singoli. L'intenzione, da domenica, sembra quella di schierare una formazione magari con meno qualità, ma con più corsa e meno distanza tra i reparti. Sneijder, che stasera giocherà con l'olanda contro l'inghilterra, almeno inizialmente rischia la panchina.