il Direttore risponde
«Il San Paolo è vecchio serve uno stadio nuovo» «Genoa, goditi Palacio»
C ari amici, la penso come voi. E' arrivato il momento di cambiare qualcosa. Troppi errori determinanti, troppo alti i toni della discussione quando basterebbe poco per capirsi e chiarirsi. Più dialogo. Soprattutto da parte del capo degli arbitri, Nicchi, che dovrebbe avere interesse affinché tutto funzioni e bene. Ha ribadito ancora una volta la sua posizione intransigente: chi non la pensa come lui a proposito di arbitri non ha diritto di parola. Invece dovrebbe confrontarsi, ascoltare, verificare e cercare rimedi. Il clamoroso errore di sabato scorso gli ha fatto dire che della tecnologia in campo «parleremo al momento opportuno». Ce ne sarà uno più opportuno di questo? Gli arbitri sono uomini e possono sbagliare e lo sa bene anche Nicchi. Lo sanno Milan e Juve, lo sa il Palermo, giusto per fermarci all'ultima giornata di campionato. Cosa vuole che pensino i tifosi, come vuole che si sentano quelli che vanno allo stadio e pagano il biglietto per vedere una partita falsata «solo da un errore»? L'errore - l'ho già scritto e detto - è pensare di avere sempre ragione. I fatti, ormai abbondantemente, dimostrano il contrario.
C aro Direttore, sono un lettore del suo giornale da molti anni, tifoso del Napoli e martedì scorso sono stato dopo vent'anni di assenza al San Paolo per vedere la sfida di Champions tra Napoli e Chelsea. Partita da brividi, ma ho trovato lo stadio pessimo come struttura e inadeguato per una squadra come il Napoli. Serve uno stadio nuovo, magari fuori città e senza pista.
Luigi Treviglio
C aro Direttore, mi chiamo Ernesto e tifo per il Genoa. Voglio ringraziare Palacio, un giocatore veramente infinito. La partita contro il Parma la dice lunga sulle sue qualità, ha dimostrato di possedere una freddezza non da poco. Se non fosse stato per quel suo ultimo assalto, ora parleremmo dell'ennesimo ko, Marino lo tenga in gran conto ci tornerà utile.
Ernesto, email