Juve in salita per Caceres
Esordio e doppietta al Milan in Coppa Italia, poi è sparito. Ma con il Chievo...
TORINO - Minuto 53 di Milan-juventus, andata della semifinale di Coppa Italia: tiro di Borriello, respinta di Amelia e tap in vincente da sotto misura. Minuto 83: palla al limite dell’area, controllo veloce e destro che si infila sotto l’incrocio dei pali con Amelia che non può fare altro che guardare e allargare le braccia. L’esordio bis di Martin Caceres con la maglia bianconera - a Torino aveva già giocato nella stagione 2009-10 collezionando 15 presenze - non poteva essere migliore: un jolly difensivo che segna due reti a San Siro, permettendo alla squadra di fare un deciso passo avanti verso la finale della seconda manifestazione nazionale, non è roba che succeda tutti i giorni. L’ex giocatore del Siviglia si era goduto la serata e i complimenti di tutti, dovendo però anche prendere atto della difficoltà di Conte a dirsi soddisfatto di quanto visto. «E’ stato bravo a segnare due gol, ma la fase difensiva va migliorata» , aveva spiegato il tecnico salentino. «E’ vero, ha ragione il mister» , la replica del sudamericano. Il quale del resto era stato schierato come esterno nella linea a cinque di centrocampo, ruolo propriamente non suo e al quale si era comunque adattato per permettere a Lichtsteiner di tirare un po’ il fiato dopo avere tirato la carretta per mesi. CAMPIONATO - Archiviata la Coppa Italia con un sorriso a 32 denti, forse lo stesso Caceres si aspettava di poter concedere il bis anche in campionato. Invece la musica è cambiata in fretta: spiccioli di gara a Parma, sostituendo proprio Lichtsteiner in un finale in cui si cercavano forze nuove per sbloccare il risultato, solo panchina contro il Catania e il Milan. Dei 270’ disponibili sulla carta, «El Pelado» ne ha giocati poco più di cinque nonostante lo sfolgorante «rieccomi» urlato nella notte del Meazza. Non una bocciatura, ovvio: semmai il desiderio, da parte di Conte, di non stravolgere un meccanismo che finora ha funziona- to più che bene visto che la difesa bianconera è da mesi la meno battuta del campionato. Siccome però Caceres è stato fortemente voluto dallo stesso allenatore, c’è da aspettarsi che lo stesso venga utilizzato quanto prima: magari già sabato sera nel match casalingo contro il Chievo. Resta da capire al posto di quale compagno e, soprattutto, in quale ruolo. LINEA - Se Conte confermerà il 3-5-2, l’ipotesi più plausibile è quella di un turno di riposo per Barzagli, vero stakanovista che finora non ha saltato una sola partita né di campionato né di Coppa Italia: Caceres si piazzerebbe insomma alla destra di Bonucci, che completerebbe il reparto insieme a Chiellini. L’altra possibilità è che Conte opti per il ritorno al 4-3-3: a quel punto, essendo quello un modulo che il neo juventino conosce alla perfezione, aumenterebbero ancor più le possibilità di vederlo in campo potendo essere schierato indifferentemente su una delle due fasce laterali o anche in mezzo alla retroguardia stessa. A quel punto l’indiziato numero uno per guardare gli altri dalla panchina sarebbe Bonucci, insufficiente contro il Milan al di là dell’episodio che ha portato al gol di Nocerino.
In campionato finora ha giocato poco più di 5’ (quelli finali a Parma) Nel frattempo ha lavorato molto sulla fase difensiva Conte lo può riproporre sabato contro i veneti: come centrale nel 3-5-2 o come laterale su una delle due fasce nel 4-3-3
BARCELLONA - Nel frattempo, oggi Caceres giocherà con la propria nazionale a Bucarest contro la Romania. La Juve però lo aspetta, certa di riceverne poi un apporto concreto di qui alla fine della stagione. Lui, che secondo il sito www.fichases.com interesserebbe anche al Manchester United, ha comunque già dimostrato di avere le idee chiare e di non avere paura di esporle: «Se continueremo così, non manca tanto per arrivare al livello del Barça. Se riuscissimo a imitare i catalani, sarebbe fantastico. Per ora, però, meglio concentrarci partita dopo partita cercando di fare sempre il meglio possibile».