Corriere dello Sport

Prandelli: Oggi mi aspetto alcune risposte importanti

«Cerco alternativ­e, voglio vedere Ogbonna e Borini»

- Dall'inviato (Ansa) a.sa.

Arbitro: Aydinus (Tur) GENOVA - «La formazione? E' una delle ultime volte che vi do questo vantaggio» . Vuoi vedere che alla fine si "normalizza" anche Prandelli, sfiduciato dall'andazzo preso dalle cose azzurre in questo avvio di 2012? Non che alla gente importi molto di sapere, alla vigilia, chi gioca e chi no (si tratta di fissazione e maledizion­e tutta giornalist­ica). Un paio di indizi non fanno una prova però...prendete il caso Balotelli. Lippi, tanto per non far nomi a caso, non lo aveva coinvolto nel suo progetto (e Mario era ancora più acerbo) per le stesse ragioni per le quali ora Cesare, che pure sul giovanotto­ne passato al City aveva scommesso fortemente, lo tiene fuori, minacciand­o di tagliarlo del tutto. IL PROGETTO - In realtà il ct resta aggrappato alla sua idea di Nazionale, anche se scosso dagli ultimi avveniment­i: «Le polemiche? Si è fatta tanta confusione tra etica, comportame­nti. Meglio fare un passo indietro, affrontare il calcio in modo più sereno, rispettare le idee di tutti ma per davvero. Dove potremo arrivare all'europeo dipende da tutti. E quando dico tutti intendo anche voi: se mettiamo in discussion­e il codice etico mi cascano le braccia. Ma La festa dei giovani tifosi a De Rossi, Buffon, Ogbonna e Pirlo, ieri sulle tribune dello stadio Marassi di che stiamo a parla'?» .

Per la prima volta da quando ha preso in mano l'italia del dopo Sudafrica il ct appare in salita, non solo per l'emergenza tecnica: «Intransige­nte, integralis­ta io? No, non penso. Per un vivere comune, per costruire un gruppo vincente bisogna rispettare le regole, come in famiglia, punto. Saper dire dei no ma anche alimentare la voglia di confrontar­si» . CONFRONTI - Però oggi si gioca, e questo è il punto. Alla fine il ct ha pensato di usare il testa con gli Usa, con alcuni obiettivi specifici, varando una Italia mai vista, inserendo per la prima volta dal 1’ Ogbonna (affiancato a Barzagli) e Matri in avanti, in coppia con Giovinco e preferendo Thiago Motta a Montolivo come verticale alto rispetto a Pirlo, regista, e Nocerino a De Rossi come interno destro: «Questa partita è molto importante. Voglio capire il valore di questa coppia d'attacco; se Ogbonna e Borini, che sono all'inizio della loro avventura azzurra, possono far parte del gruppo Europeo. Non considero questa un'italia sperimenta­le. Cerco continuità al lavoro dei quattro centrocamp­isti che ruotano, più due attaccanti molto mobili. Io ho in testa i miei undici ma voglio trovare le alterna-

«Il codice etico? Non si può provare a discuterlo, mi cadrebbero le braccia... Balotelli? Deve accettare le provocazio­ni dei mediocri»

tive, prime e seconde, se capita qualcosa di qui alla fine del campionato» . IPOTESI TATTICA - Piuttosto Prandelli lascia intendere che ha in esame una alternativ­a tattica, dovessero permanere certe difficoltà: «Potrei riproporre un trequartis­ta tra le due linee, tipo Cossu o Diamanti» . Non una mezza punta come adesso ma centrocamp­isti offensivi. La verità è che il ct incrocia le dita per quel che riguarda gli attaccanti, visto che in quel senso la sua Italia è in alto mare: «Aspetterò fino all'ultimo Rossi e Cassano per poi completare la batteria offensiva. Questa partita mi può dare delle risposte. Di Natale? Volevo portarlo a Genova, poi era appena rientrato da un infortunio e io uno come lui non ho bisogno di provarlo. Se dovessi portarlo so già come farlo giocare: non va ingabbiato» .

E Balotelli? Il ct ha ribadito il concetto: «Otto giornate di squalifica accumulate sono tante, ma tante... Pretendere un giocatore preparato significa saper accettare la provocazio­ne di giocatori mediocri. Balotelli come Totti? Potenzialm­ente Mario è uno dei più forti ma deve essere in grado di resistere. Comunque psicologic­amente questo gruppo è forte, ha affrontato argomenti scomodi con maturità. Siamo solidi. Prendete Daniele De Rossi: si è presentato lunedì con lucidità. E' un messaggio importante per tutti» .

L'ultimo Prandelli lo riserva a Mexes, oggi capitano della Francia per la prima volta, nonostante i tre turni di squalifica posta Juve: «Fosse stato italiano, non sarebbe stato qui. Magari però, essendo capitano, sarebbe stato più attento...» .

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