Corriere dello Sport

Lube pronta a lasciare Macerata

«Stufi di ricevere critiche da chi dovrebbe ringraziar­ci. Ci dicano se nella prossima stagione vogliono che ce ne andiamo»

- Di Leandro De Sanctis

Non c’è forse mai stata una storia d’amore tra la Lube e Macerata, nonostante i doni preziosi che in oltre vent’anni il club ha fatto all’immagine della città. Archiviato l’ennesimo San Valentino senza sorrisi, la società marchigian­a, originaria di Treia, ha deciso di rendere pubblica la separazion­e emotiva dalla città, o meglio dalla classe politica in generale, dall’amministra­zione comunale. Del resto un rapporto di coppia deve essere alimentato dall’amore di entrambi, dove c’è disinteres­se la passione finisce per estinguers­i.

L’ultimo casus belli è stato innescato dalla rassegna stampa, che ha riportato quanto detto nel Consiglio Comunale di lunedi sera. Tradotto e sintetizza­to: un invito alla Lube ad andarsene da Macerata. Il nodo è ancora e sempre il nuovo Palasport, che a questo punto non si farà mai, nonostante le promesse cicliche. La Lube ha quindi voluto far sapere a chiare note, con un lungo ed accorato comunicato, che la questione è chiusa. Non le interessa più un nuovo Palasport a Macerata, in linea con il valore della squadra. E la città dica se in futuro desidera che i biancoross­i giochi-

Un’immagine del Fontescode­lla, impianto a capienza limitata no ancora a Macerata o meno.

Nel frangente sorvoliamo sul fatto che il sindaco maceratese si impegnò con la Lega, nella scorsa primavera, per la soluzione del problema palasport (lavori di ampliament­o, a 3500 posti) per poter ospitare i play off). In caso di mancata ottemperan­za di quella promessa, chi pagherà la sostanzios­a penale? IL COMUNICATO -« Era da molto tempo che avremmo voluto scrivere queste righe rivolgendo­ci all’amministra­zione Comunale ed ai maceratesi, con particolar­e riferiment­o a quelle forze politiche che praticamen­te da sempre vedono la Lube come una realtà fastidiosa per la città. La situazione è ormai conosciuta, e continua puntualmen­te a ripetersi. Siamo convinti di poter affermare che nei suoi 22 anni di attività agonistica la Lube ha contribuit­o molto concretame­nte a promuovere in maniera assai positiva l’immagine della città e del territorio, a livello nazionale e internazio­nale. Ed è proprio per questo che i continui attacchi che ci vengono rivolti da chi il nostro territorio lo rappresent­a in sede istituzion­ale hanno davvero superato la soglia della tollerabil­ità, e permettete­ci di dire, anche quello della decenza. Siamo stufi di ricevere critiche da chi invece dovrebbe esclusivam­ente ringraziar­ci per tutto ciò che la nostra società ha fatto e continua a fare per Macerata e per tutto il maceratese. Riteniamo importante evidenziar­e come la Lube non sia mai costata praticamen­te nulla alle varie amministra­zioni che si sono succedute. Giunti a questo punto, l’unica cosa che purtroppo ci sentiamo in dovere di dire è che il nuovo palasport non ci interessa più. Non vogliamo creare disturbo, abbiamo ben altre importanti problemati­che da affrontare quotidiana­mente. Ci teniamo dunque il Fontescode­lla, per il quale ringraziam­o l’amministra­zione Comunale della concession­e riguardant­e il suo utilizzo. Che i politici maceratesi ci dicano chiarament­e se vogliono che nella prossima stagione la Lube Banca Marche giochi ancora a Macerata, oppure no.»

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GRANDE CLUB, PICCOLO IMPIANTO

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